TUONI E FULMINI.
Le tre < G >.
Non c'entra il punto G...
Ai miei tempi imperversavano le tre < G >: gonorrea, gotta, gioco.
Naturalmente la seconda e la terza solo per i ricchi.
La prima anche per i poveri ( in Francia < la goccia del buon mattino > ), sconfitta poi dagli antibiotici.
I ricchi e la gotta erano Titì e Marena, oggi confinata anch'essa grazie alla dieta diversificata.
Il gioco, l'unica < G > rimasta < in gioco >.
Cito il lotto, definito dal primo ministro Giuseppe Zanardelli ( 1901 ) il < gioco degli imbecilli >.
Il casinò, frequentato assiduamente da De Sica fino a restare sempre al verde, dal re Faruq, ecc.
Nel dopoguerra la SISAL, il cui 12 nazional-popolare fece sognare le generazioni dell'epoca, comunque con emozioni sane, da soli o in gruppo.
Ai giorni nostri i giochi più svariati hanno invaso il Paese, dai gratta e vinci al poker telematico.
Un fatturato di 82 miliardi all'anno tra il legale e l'illegale.
Tali giochi sono diventati delle droghe liberalizzate, una passiva dipendenza che travolge soprattutto i non abbienti.
I ludopatici si giocano la pensione, i risparmi, si vendono persino le fedi, si suicidano.
Con uno Stato che assiste imbelle, anzi corrivo e correo, alla devastazione delle famiglie.
Barabba.
Le tre < G >.
Non c'entra il punto G...
Ai miei tempi imperversavano le tre < G >: gonorrea, gotta, gioco.
Naturalmente la seconda e la terza solo per i ricchi.
La prima anche per i poveri ( in Francia < la goccia del buon mattino > ), sconfitta poi dagli antibiotici.
I ricchi e la gotta erano Titì e Marena, oggi confinata anch'essa grazie alla dieta diversificata.
Il gioco, l'unica < G > rimasta < in gioco >.
Cito il lotto, definito dal primo ministro Giuseppe Zanardelli ( 1901 ) il < gioco degli imbecilli >.
Il casinò, frequentato assiduamente da De Sica fino a restare sempre al verde, dal re Faruq, ecc.
Nel dopoguerra la SISAL, il cui 12 nazional-popolare fece sognare le generazioni dell'epoca, comunque con emozioni sane, da soli o in gruppo.
Ai giorni nostri i giochi più svariati hanno invaso il Paese, dai gratta e vinci al poker telematico.
Un fatturato di 82 miliardi all'anno tra il legale e l'illegale.
Tali giochi sono diventati delle droghe liberalizzate, una passiva dipendenza che travolge soprattutto i non abbienti.
I ludopatici si giocano la pensione, i risparmi, si vendono persino le fedi, si suicidano.
Con uno Stato che assiste imbelle, anzi corrivo e correo, alla devastazione delle famiglie.
Barabba.
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