Tecnologia
Chi siamo dentro Google?
È vero che Google conserva le registrazioni delle ricerche vocali sul sito? Dove si trovano i nostri dati. E quali inforazioni vengono conservate nei server di Moutain View. Una guida rapida con qualche link per controllare chi siamo dentro Big G.
Qualche settimana
fa, uno studio sull’utilizzo di Internet titolava – in modo un po’
provocatorio – che il medico personale di ognuno di noi è Google. Il
concetto da far passare era quello relativo alle ricerche online. È
ormai abitudine, infatti, chiedere qualsiasi cosa al motore di Big G.
Per questo, tante volte nella vita, ci siamo chiesti cosa conosce Google
di noi, e quali dati conserva.
In questi mesi, inoltre, la diffusione della domotica sta esplodendo. Google ha da poco presentato i suoi nuovi assistenti personali, che rispondono alle nostre domande vocali. Sono le famose “Ok Google”.
È dunque utile sapere che se avete mai condotto una ricerca “vocale-based” o fatto una domanda dicendo “Ok Google”, una registrazione della vostra voce è stata probabilmente memorizzata nella cronologia dell’account Google. È quindi possibile trovare e riascoltare queste registrazioni accedendo https://history.google.com/history/audio e fare clic sul pulsante play accanto alla clip che si desidera ascoltare.
Questo perché per impostazione predefinita, Google mantiene una storia dettagliata della vostra interazione con il suo motore di ricerca e altri servizi quando si collegati al proprio account. Un altro esempio è quello relativo alla localizzazione. Se Google ha accesso alle impostazioni di localizzazione del device, memorizza la cronologia delle posizioni. E questa è visualizzabile su una mappa che si può vedere quando si è connessi al proprio account.
Secondo le motivazioni ufficiali di Big G, queste cronologie vengono conservate da Google per rendere i servizi di previsione più accurati, adattando suggerimenti (e pubblicità) in base a interessi e posizione.
Google, dunque, tiene traccia di ciò che cerchiamo e dei nostri movimenti. Tuttavia, è possibile modificare le impostazioni del proprio account che di default memorizzano tutto. Vediamo come: dopo essersi loggati al proprio account Google, si va all’indirizzo https://www.google.com/settings/accounthistory e da qui è possibile regolare il tutto. Si possono eliminare la cronologia di ricerca e navigazione, le informazioni contenute sui dispositivi mobili (come i contatti e gli eventi del calendario che utilizzano Google Apps), le registrazioni di ricerca vocale, la cronologia delle posizioni, e le ricerche e le attività di visualizzazione su YouTube. Un settaggio che, neanche a dirlo, la stragrande maggioranza degli utenti non effettuerà mai.
In questi mesi, inoltre, la diffusione della domotica sta esplodendo. Google ha da poco presentato i suoi nuovi assistenti personali, che rispondono alle nostre domande vocali. Sono le famose “Ok Google”.
È dunque utile sapere che se avete mai condotto una ricerca “vocale-based” o fatto una domanda dicendo “Ok Google”, una registrazione della vostra voce è stata probabilmente memorizzata nella cronologia dell’account Google. È quindi possibile trovare e riascoltare queste registrazioni accedendo https://history.google.com/history/audio e fare clic sul pulsante play accanto alla clip che si desidera ascoltare.
Questo perché per impostazione predefinita, Google mantiene una storia dettagliata della vostra interazione con il suo motore di ricerca e altri servizi quando si collegati al proprio account. Un altro esempio è quello relativo alla localizzazione. Se Google ha accesso alle impostazioni di localizzazione del device, memorizza la cronologia delle posizioni. E questa è visualizzabile su una mappa che si può vedere quando si è connessi al proprio account.
Secondo le motivazioni ufficiali di Big G, queste cronologie vengono conservate da Google per rendere i servizi di previsione più accurati, adattando suggerimenti (e pubblicità) in base a interessi e posizione.
Google, dunque, tiene traccia di ciò che cerchiamo e dei nostri movimenti. Tuttavia, è possibile modificare le impostazioni del proprio account che di default memorizzano tutto. Vediamo come: dopo essersi loggati al proprio account Google, si va all’indirizzo https://www.google.com/settings/accounthistory e da qui è possibile regolare il tutto. Si possono eliminare la cronologia di ricerca e navigazione, le informazioni contenute sui dispositivi mobili (come i contatti e gli eventi del calendario che utilizzano Google Apps), le registrazioni di ricerca vocale, la cronologia delle posizioni, e le ricerche e le attività di visualizzazione su YouTube. Un settaggio che, neanche a dirlo, la stragrande maggioranza degli utenti non effettuerà mai.
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