sabato 23 luglio 2016

Epitteto Eubulide TUTTA COLPA DI MORFEO
di Rita Iacomino

Non arriva il sonno stanotte
e parlo da sola, ripetutamente,
pensando al mare.
Deserte le spiagge dove cerco colpe
dentro un infinito cerchio.

Forse non è più il momento dei fiori
e del vento che scompiglia i capelli,
ma sono dentro uno strano labirinto
dove lo specchio respinge le immagini.
Cerco l’uscita,
voglio l’aria che ruba i respiri
e polvere di sabbia
che si alza dalla riva.
Mi ascolto in silenzio
e pulsa la nostalgia,
la mia mente passa e ripassa
carezze mancate e baci rimasti in sospeso.
Lentamente si spegne la malinconia,
lascia il suo posto alla speranza
e finalmente raggiungo Morfeo.
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EPITTETO:
E' una di quelle notti, comune a molti, dove all'insonnia si accompagnano pensieri, ansie, rammarichi, ripromesse e tanto altro.
Poi di botto affiorano qua e là versi spontanei in successione o scomposti, assillanti e permalosi: tanto da farci temere di dimenticarli, costringendoci ad alzarci e fermarli sulla carta.
Sono momenti magici nei quali le suggestioni sembrano affollarsi e premere con ansia.
Una volta provveduto, ecco lo spirto rilassarsi ed il sonno sopraggiungere quietamente.
La lirica in lettura racchiude tutto questo, in semplicità d'esposizione e vividezza d'immagini.
Dal segno linguistico ove grafica e suoni riempiono di significante la partitura letteraria.
E su tutto il richiamo alla bellezza dei luoghi, dove il mare delle radici gioca un impatto emotivo ammaliante.
Bravissima come sempre, Pigmalione.

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