Malafemmina
***di Epitteto Eubulide***
O femina perversa, malaffetto
natura mescolò nelle tue vene
dal dì natale, come pur l’aspetto
fu opra monca di maligno gene.
***
Dell’odio figlia, masticavi fiele,
ottusa mente di sapere vòta,
coi forti furba eri tutto miele,
coi picciol sol virago trista e nota.
***
Straniera, al focolar fosti padrona
dell’uomo imbelle ai tuoi piè prostrato
in sorta di devoto a sacra icona.
***
Così domasti pur l’invisa prole
con un sottile oprare scellerato,
che tolse al genitor senno e parole.
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