Il 2016 sarà l’anno più caldo di sempre, lo sappiamo già. E in settimana – se ancora ce n’era bisogno – abbiamo anche capito perché: l’anidride carbonica nell’atmosfera ha toccato livelli mai visti. O meglio le 400 parti per milione era no già state superate altre volte, ma sempre in singoli luoghi e per determinati periodi: invece l’allarme dell’Organizzazione meteorologica mondiale definisce un fenomeno che appare strutturale dal momento che tale livello è in termini di dato medio annuo a livello globale, destinato a essere confermato anche nel 2016. Come dire che si è aperta una nuova era per l’atmosfera terrestre, visto la CO2 è uno dei gas più persistenti e i suoi effetti sono destinati a farsi sentire per migliaia di anni nell’atmosfera e ancora di più nei mari.
Ma ci sono anche buone notizie che lasciano intravedere qualche speranza. Anche se forse arriviamo in ritardo, le fonti rinnovabili nel loro insieme hanno superato l’anno scorso il carbone come principale fonte energetica a livello di capacità installata. In più l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie)  ha alzato le stime previsionali a cinque anni per le fonti energetiche pulite in considerazione delle forti politiche di incentivazione da aprte di paesi chiave e della riduzione di costi delle singole fonti. A trainare la crescita sono soprattutto il fotovoltaico – ogni giorno sono installati mezzo milione di pannelli nel mondo – e l’eolico – ogni ora nella sola Cina vengono costruite due nuove turbine – che hanno incrementato la capacità installata di quasi 153 gigawatt (GW) nel corso dell’anno – 66GW di eolico e 49GW di fotovoltaico -, arrivando a un totale prossimo ai 2mila GW (1.985 GW).
Nonostante questo progresso la generazione da fonti rinnovabili (23% a livello globale) rimane decisamente più bassa di quella da carbone (vicina al 40%). L’Aie prevede che da qui al 2021 vengano installati altri 825 GW di potenza, riducendo la forbice con il carbone e portando la quota produttiva al 28%., Il direttore generale Aie, Fatih Birol, ha sottolineato l'”impressionante” riduzione dei costi per l’eolico e il fotovoltaico, “impensabile solo cinque anni fa”: “Questa contrazione dei prezzi sarà cruciale per guidare l’ulteriore espansione delle rinnovabili”, ha affermato prevedendo un’ulteriore riduzione di un quarto dei costi per il fotovoltaico e del 15% per l’eolico nei prossimi cinque anni.
Senz’altro i dati relativi al peggioramento del clima e del’atmosfera sottolineano l’urgenza dell’azione, come anche enfatizzato dall’Accordo di Parigi che entra in vigore proprio tra pochi giorni dopo aver raggiunto il numero necessario di ratifiche. D’altra parte il sistema che fornisce energia al mondo è cruciale per l’equilibrio del pianeta, come anche il modo di alimentare i sette miliardi e mezzo di persone che popolano la Terra (destinati a crescere senza tregua prima di arrivare a un picco che non si sa bene quale potrebbe essere). Sono entrambi cruciali per evitare anche un deterioramento complessivo della biodiversità del pianeta. Entro il 2020 la popolazione globale di specie animali e vegetali potrebbe crollare di due terzi, diminuendo del 67%. Il peso insostenibile della  mano dell’uomo sulla fauna selvatica  è solo uno dei numerosi segnali ‘negativi’che ci manda  il Pianeta Terra, segnali  raccolti dal WWF nel suo Living Planet Report. Già tra il 1970 e il 2012, la biodiversità ha registrato una riduzione del 58%. A dimostrazione che l’umanità sembra avere compreso il senso di urgenza è arrivata una decisione storica: 24 paesi della Conferenza della Commissione per la conservazione delle risorse marine dell’Antartide (Ccamlr), riunita in questi giorni a Hobart, Australia, hanno concordato la protezione di 1.550.000 km2 del Mare di Ross, che si trasforma così nel protagonista del più vasto piano di protezione mai pianificato nei mari del pianeta. Una decisione mirata a salvaguardare la biodiversità in un’area enorme del pianeta. Ma è in primo luogo la trasformazione in chiave più sostenibile del modello di produzione e consumo del cibo e del sistema energetico globale sono le chiavi individuate dal Wwf come cruciali per consegnare alle future generazioni una Terra che abbia una prospettiva. Prima che sia troppo tardi.