mercoledì 25 gennaio 2017


Sara Pellegrino

Dondolano trasparenti come specchi
gli ultimi ricordi impressi nella stanza.
La mente colora abbastanza l'ultima parola
detta in silenzio, tra la pelle e l'aria.
Un brusio galleggiante i tuoi pensieri
mentre l'inverno avanza
e ti chiedi chi ci sarà domani
ad attendere il tuo ritorno.
Occhi galleggiano come sentieri abbandonati
mentre ti volti crollano pareti ai tuoi piedi
e variopinti schemi ti accarezzano nella notte.
E' l'ora del viaggio
delle fiorite supposizioni
delle temute ridondanze
è ora di badare alla paura
e attraversarla con passi svelti
col cuore pronto.

*********************************
EPITTETO:
Una poesia senza titolo.
Ad aumentare l'incertezza interpretativa.
Per cui è azzardato avventurarsi nella decodifica del testo, di per sè pregnante di significati.
Ed allora il lettore deve concentrarsi solo sulla forma, lo stile, l'estetica.
Che dire al riguardo?
Versi di notevole bellezza, senza poter tuttavia indagare
sulla potenza del contenuto.
Di certo sussiste il lamento per qualcosa che non c'è più, la cui aura sembra persistere dintorno.
Una sensazione che pare palpabile quando s'è troppo amato.
Oltre è sconsigliabile indagare.
L'atmosfera sospesa denota un animo oltremodo percettivo.
Siddharta

Nessun commento:

Posta un commento