sabato 28 gennaio 2017

Da < Il club dei Poeti >.

Ora più che mai poi mi sono resa conto, benissimamente, che la poesia
non è fatta di contorcimenti verbali e altre baggianità del genere, ma di
magia e di parole spontanee, ma spontanee nel senso che per capire non
devi fare i salti carpiali ma solo metterti lì e entrare in sintonia con l'autore e
con le tue emozioni. Rispondo cosi anche a Patrizia, per consigliarla di
aprire un pò la mente e librarsi nel cielo immenso delle emozioni, come ho
fatto io, e ringrazio veramente la mia buona stella per avere compiuto questo
cambiamento interiore. Credo che molto è dipeso da un libro bellissimo che
ho letto qualche mese fa, "Dolce scontro di cuori" di Lucy Gordon, che
consiglio di leggere a molte persone che conosco (anche in metro), dove la
protagonista Elinor non ha mai perdonato Jason per aver infranto i suoi
sogni romantici. Ma il tempo cambia tutto e ora è proprio il suo nemico ad
aver bisogno di lei. Questa volta Elinor giura a se stessa che saprà
domarlo. Ebbene questo libro mi ha spiegato che il mio vero nemico ero io
stessa, con i miei pregiudizi spesso presuntuosi lo ammetto, e ho capito
che dovrei aprire gli orizzonti e domare i miei pregiudizi. E l'ho fatto. E ne
sono fiera.
È solo il mio umile parere, ma credo che abbiamo tutti il diritto di dirli, i
nostri pareri, e io lo dico.
Grazie per questa possibilità,
Spettinata.
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Chi ha orecchie da intendere, intenda...
Diofanto

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