Pensieri Cinici Quotidiani 2017/02 - Siddharta
Uno stridìo di gomme sull’asfalto, un cozzo contro la roccia, il corpo del motociclista in volo ai margini del mio campo.
Ed io ad osservarne i singulti in respiro affannoso.
Ambulanza, elisoccorso, traffico bloccato nei due sensi.
Dopo alcune manovre errate di pronto intervento dei tecnici, uno spasimo e il corpo si irrigidisce.
Morte sopravvenuta, dicono i parasanitari.
Con mia delusione nessun ectoplasma svolazzante sul cadavere, né ectosarchi similari all’intorno.
Stecchito, come foglia morta caduta da un ramo e nulla più.
B – Usa e getta.
Viviamo tempi veloci, di fretta, letterariamente disimpegnati.
La narrativa prolungata dà un senso di impotenza e sfiducia, impegnando in una lettura a lunga distanza.
Con tutte le cose da fare intorno, che reclamano urgenza…
E allora bisogna rassegnarsi a racconti stringati, usa e getta, per evitare il fuggi fuggi generale di fronte ad una storia articolata e sovente pretenziosa.
C – Manicomi.
Se dicessi che gli asini volano, mi ricoverebbero d’urgenza al più vicino neurodeliri.
Che dire allora di chi giura sull’esistenza di un dio ovunque, pur non avendolo mai visto?
Che siccome miliardi di individui ci credono, non esistono purtroppo sufficienti manicomi per la bisogna.
SIDDHARTA
8.1.2017
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