Bisogno di ricordare
di Maria Clotilde Cundari.
Ho preso la mia ombra per la mano
per ripercorrere insieme la mia vita,
camminando a ritroso piano piano
sembra che la strada sia infinita.
In cerca dei ricordi più remoti,
attraversiamo la mia gioventù
e ritrovo gli amici più devoti
e tanti altri che non ci sono più.
E poi sorrido a quel tempo andato
in cui sembrava possibile sognare,
in cui la vita qualcosa mi ha negato,
ma credo di non potermi lamentare.
Rivivo i momenti più importanti
che tanta gioia al cuore hanno portato,
con stupore ne ho ritrovati tanti
e la mia anima rimane senza fiato.
Percorro anche molti dispiaceri
che hanno lasciato il segno all’esistenza,
quelli che dopo, però, ci fanno veri
e capaci di avere una coscienza.
Riprendo poi, contatto col mio tempo
or che sento la mia mente sgombra,
e affido tutto il mio passato al vento
lasciando la mano alla mia ombra.
Maria Clotilde Cundari
di Maria Clotilde Cundari.
Ho preso la mia ombra per la mano
per ripercorrere insieme la mia vita,
camminando a ritroso piano piano
sembra che la strada sia infinita.
In cerca dei ricordi più remoti,
attraversiamo la mia gioventù
e ritrovo gli amici più devoti
e tanti altri che non ci sono più.
E poi sorrido a quel tempo andato
in cui sembrava possibile sognare,
in cui la vita qualcosa mi ha negato,
ma credo di non potermi lamentare.
Rivivo i momenti più importanti
che tanta gioia al cuore hanno portato,
con stupore ne ho ritrovati tanti
e la mia anima rimane senza fiato.
Percorro anche molti dispiaceri
che hanno lasciato il segno all’esistenza,
quelli che dopo, però, ci fanno veri
e capaci di avere una coscienza.
Riprendo poi, contatto col mio tempo
or che sento la mia mente sgombra,
e affido tutto il mio passato al vento
lasciando la mano alla mia ombra.
Maria Clotilde Cundari
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EPITTETO:
Lirica sospesa con passo leggero tra passato e presente.
Dove il primo di tanto in tanto ci prende per mano attraverso le ombre dei ricordi.
In questo caso con un rendiconto tutto sommato positivo, tanto da non far gridare come al solito al tradimento della vita.
Certo ci si poteva attendere di più, ma alla fin fine ci si deve accontentare.
In filigrana le tappe principali, eguali per tutti: gioventù, speranze, gioie, dispiaceri.
Il riassunto del passato pare una tappa obbligata del nostro io, di tanto in tanto aggiornata.
Seguendo le linee del tempo che scorre inesorabilmente sempre in avanti ed è irreversibile.
Non potremo mai rimediare agli errori e fallimenti compiuti, solo cercare di non ricadervi.
Ma anche qui penetrare il futuro ci è precluso, per cui dobbiamo procedere alla cieca.
Il testo appare semanticamente ben controllato, anche se la lunghezza tende al ripetitivo.
L'andamento ritmico assicura una buona musicalità al verso.
Ottima/mente, Nabucodonosor.
EPITTETO:
Lirica sospesa con passo leggero tra passato e presente.
Dove il primo di tanto in tanto ci prende per mano attraverso le ombre dei ricordi.
In questo caso con un rendiconto tutto sommato positivo, tanto da non far gridare come al solito al tradimento della vita.
Certo ci si poteva attendere di più, ma alla fin fine ci si deve accontentare.
In filigrana le tappe principali, eguali per tutti: gioventù, speranze, gioie, dispiaceri.
Il riassunto del passato pare una tappa obbligata del nostro io, di tanto in tanto aggiornata.
Seguendo le linee del tempo che scorre inesorabilmente sempre in avanti ed è irreversibile.
Non potremo mai rimediare agli errori e fallimenti compiuti, solo cercare di non ricadervi.
Ma anche qui penetrare il futuro ci è precluso, per cui dobbiamo procedere alla cieca.
Il testo appare semanticamente ben controllato, anche se la lunghezza tende al ripetitivo.
L'andamento ritmico assicura una buona musicalità al verso.
Ottima/mente, Nabucodonosor.