domenica 26 giugno 2016

L’AVETE VOLUTO VOI!!!
(un misto d’italiano vernacolare, nuovo modo di poetare)
*** di Pietro ZURLO****
E vva bbuò…l’avete voluto voi…
d’ora in avanti, ho chiuso coi parenti;
e perché no’…puranco con gli amici,
di quelli dimostratesi fetenti!

Dopo che sono stato assai gentile…
che vi ho onorato della mia amicizia;
vi siete comportati a crepapanza,
ca m’è vvenut’o schifo ’e ve verè!
Ora sto bene e dormo sogni d’oro,
senza tenè la notte ’o mal’e panza;
bastava ’e ve verè che il buonumore…
usciva dal mio cuore con lagnanza.
E addò jeva a ffernì? Pe’ dint’a panza,
ca se turceva per la pestilenza…
procuratami sol dalla presenza
della facciazza vostra da scajenza!!!
Ma ora basta, non vi voglio più…
se mi incontrate, non mi salutate;
poiché, anche il saluto che mi date,
me fa stà male pe’ ttutt’a jurnata!!!
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Epitteto Eubulide:
Allora lasciami rincarare la dose.
Caro don Pietro, ma dove mai trovare tanti amici e conoscenti?
Sono per lo più opportunisti che salgono sul carro dell'interesse di parte, per poi scaricare il malcapitato quando non serve più o non più utile ai propri fini.
Epitteto, il grande, ammoniva a non perdere tempo con gli ingrati o i furbastri, sono irrecuperabili.
Comunque i peggiori sono i parenti: iènneri e neputi, tanto ci fai, tutt' è perduto, dice il saggio popolare, estensibile anche ai vari gradi di consanguinei ...
Già, direte voi, ma allora resti solo e abbandonato: meglio solo che male accompagnato.
Cinica/mente, Fra Salimbene.

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