di Rita Iacomino
( dedicato ai nonni e... a nonna Rita )
Non è solo panchina,
tramestio di passi
e solitudine sospesa
il tramonto dell’età.
Sogni accantonati in un letargo
riaffiorano impellenti
a ricamare i giorni.
Ecco una piccola mano
s’insinua fra le tue e stringe il filo
di un aquilone colorato.
E sgrana gli occhi
alle tue favole inventate
di draghi e principesse
e storie di folletti.
Il cuore ascolta i battiti
del dono rinnovato
e un altro giorno insieme.
Certo finirà l’autunno:
l’inverno è ormai alle porte
e non si torna indietro.
Ma una leggera brezza
fresca e profumata
regala nuova gioia
e una carezza rinnovata.
***********************************
Epitteto:
Rita ha rimesso i piedi in terra...
E non poteva essere altrimenti.
Di fronte ai sentimenti essenziali il canto si fa semplice, diretto, comunicativo.
L'amore parentale è per sempre e per sempre l'imprinting.
Gli avi incarnano il meglio per i nipotini: senza l'impegno educativo da genitori, i nonni devono solo donare affetto e compagnia.
Nel tempo libero, nei giochi, nell'affabulazione.
Coi ricordi scolpiti poi nel tempo: mano nella mano alla scoperta del mondo, gli occhi sgranati ai racconti fantastici, la sicurezza nei primi passi all'intorno.
E quando ormai grandi, la sorpresa del tempo passato e del traguardo ineluttabile della vita.
Ed ogni < altro giorno insieme > sarà il dono prezioso sottratto alla Falce impietosa.
La poetica di Rita qui procede senza retorica ed inutili voli pindarici, godibile nella sua liricità lineare, come il lettore ha diritto di aspettarsi da fondanti rapporti affettivi primari.
Bravissima, Siddharta.
Nessun commento:
Posta un commento