***di Maria Elena MINCIULLO***
***
Che bello il pronome "noi"
non parla solo di me
non parla solo di te
è un sogno/un progetto/un'idea
è un bacio che unisce due cuori
diviene un' unica follia di sensi
e vola verso l'eternità.
***
Che bello il pronome "noi"
è breve, essenziale, vibrante
è una fiamma che vola gioiosa
un sorriso che brilla negli occhi
un passo che più svelto si fa.
***
Chissà se nel tempo rimane quel "noi"
a volte svanisce nel buio
ritorna un "io" scontroso e imbronciato
e il fuoco si è spento di già.
***
Ma una mano resta tesa al domani
quel “noi”ancora ha un’eco nel cuore
forse occhi azzurri egli avrà
il cuore ritorna a sperare
l'alba illumina la via
in due è meglio sognar.
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EPITTETO:
L'io con una semplice consonante in più diventa < dio >.
Essì, perchè taluno asserisce che noi siamo una fiammella del divino, e quindi per contaminazione un tutt'uno col metafisico.
Il fenomeno egoico, così repulsivo individualmente, trova in natura un calmiere nella convivenza d'insieme, segnatamente amorosa, laddove si trasforma nel < noi > di aperta socialità costruttiva.
Le singole individualità così si fondono almeno in superficie, talora in profondità, come solido baluardo alle difficoltà della vita ed in vista di una risposta rafforzata alla perpetuazione della specie.
Purtroppo, esaurita la spinta passionale generazionale anche se volutamente sterile, l'individualità si ricompone ed il < noi > s'accinge al pericolo di disfacimento.
La passionalità ha caratteristiche fuggevoli, ma se si ha la costanza di resistere nel tempo di solito si trasforma in solidarietà, amicizia, sostegno reciproco e tanto altro ancora nel domani incerto ed incombente.
L'Autrice è fiduciosa, in due ci si aiuta a vivere, un valore aggiunto alle singole individualità.
Un < noi > dal significato intimistico, pur sempre esclusivo, antagonista socialmente ma emotivamente appagante.
Ma attenzione.
Mentre l'io rimane sempre di una compattezza rocciosa, il < noi > è di una fragilità infinita.
Basta un nonnulla ( scontro caratteriale, difficoltà economiche, noia d'abitudine, ecc. ) e va in frantumi, recuperando la propria individualità di sempre.
Magari con la spinta compensativa a ricompattarsi ad un altro io solitario, anch'esso in ricerca disperata dell'altro/a.
A superamento dello spirito di vendetta e rivalsa pel tradimento subito dalla sorte.
Esteticamente, la versificazione del tutto libera va in alleggerimento del testo concettoso.
Sentimental/mente, Diofanto.
EPITTETO:
L'io con una semplice consonante in più diventa < dio >.
Essì, perchè taluno asserisce che noi siamo una fiammella del divino, e quindi per contaminazione un tutt'uno col metafisico.
Il fenomeno egoico, così repulsivo individualmente, trova in natura un calmiere nella convivenza d'insieme, segnatamente amorosa, laddove si trasforma nel < noi > di aperta socialità costruttiva.
Le singole individualità così si fondono almeno in superficie, talora in profondità, come solido baluardo alle difficoltà della vita ed in vista di una risposta rafforzata alla perpetuazione della specie.
Purtroppo, esaurita la spinta passionale generazionale anche se volutamente sterile, l'individualità si ricompone ed il < noi > s'accinge al pericolo di disfacimento.
La passionalità ha caratteristiche fuggevoli, ma se si ha la costanza di resistere nel tempo di solito si trasforma in solidarietà, amicizia, sostegno reciproco e tanto altro ancora nel domani incerto ed incombente.
L'Autrice è fiduciosa, in due ci si aiuta a vivere, un valore aggiunto alle singole individualità.
Un < noi > dal significato intimistico, pur sempre esclusivo, antagonista socialmente ma emotivamente appagante.
Ma attenzione.
Mentre l'io rimane sempre di una compattezza rocciosa, il < noi > è di una fragilità infinita.
Basta un nonnulla ( scontro caratteriale, difficoltà economiche, noia d'abitudine, ecc. ) e va in frantumi, recuperando la propria individualità di sempre.
Magari con la spinta compensativa a ricompattarsi ad un altro io solitario, anch'esso in ricerca disperata dell'altro/a.
A superamento dello spirito di vendetta e rivalsa pel tradimento subito dalla sorte.
Esteticamente, la versificazione del tutto libera va in alleggerimento del testo concettoso.
Sentimental/mente, Diofanto.
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