giovedì 1 dicembre 2016

SUGLI HAIKU.
Caro EPI - SIDDHARTA,
ricordati che mi hai sconsigliato di scriverli...e non è che erano peggiori di questi della pur brava Chiara Taormina!
Amichevolmente, Pietro Zurlo.
******************************************
Caro don Pietro, e sono contento del consiglio che a suo tempo ti ho dato.
Degli haiku giapponesi nemmeno la forma siamo in grado di copiare.
Il nostro andamento sillabico ( 5-7-5 )non esiste colà, ove invece si privilegiano le more ( pause ).
Inoltre la cultura nipponica affonda le radici in saperi millenari a noi del tutto sconosciuti.
Infine la significanza letterale ed emotiva degli haiku originali è del tutto impossibile da tradurre e rendere in altre lingue.
Per esempio lo < stramass > ( materasso ) delle mie parti non significa solo materasso.
Ma nella tradizione locale si arricchisce di ulteriore significato: corredo su cui non solo si dormiva, ma si stramazzava dalla fatica enorme di quei tempi dopo una giornata greve di lavoro.
Il bisogno e la sopravvivenza avevano selezionato uomini forti, adusi a sudori inimmaginabili alle odierne merdine tutte comodità e pretese.
Dunque gli haiku degli Autori nostrani non mi convincono.
Forse uno scimmiottamento, forse un tentativo di far diversa poesia per rendersi e sentirsi originali.
Siddharta-Epitteto

Nessun commento:

Posta un commento