LA VIA MAESTRA
( di Manrico Bacigalupi)
Scende la notte, sulla via dei pioppi.
Le mani fredde attorno ad un braciere
che arde al vento, in crepitìo di scoppi:
una pelliccia e lunghe calze nere !
( di Manrico Bacigalupi)
Scende la notte, sulla via dei pioppi.
Le mani fredde attorno ad un braciere
che arde al vento, in crepitìo di scoppi:
una pelliccia e lunghe calze nere !
La fiamma avvampa e s’alzano faville
a illuminar, furtive, volti stanchi.
Ma ecco…un dolce viso ! E due scintille
di occhi neri e par che il cuor mi manchi !
“…Vieni con me, piccina, non temere !
Non è, per te, la giusta strada…questa !
Ci sono mete,alfin,molto più vere.
Lo senti già quel suono che qui sale ?
Ebbene, è il canto della Via Maestra…
La neve cade…vieni, è già Natale !
****************************************
EPITTETO:
Il fermo immagine di una scena en plein air, forse d'altri tempi forse tuttora corrente, chissà.
In certi sterrati fuori strada un gruppo di lucciole infreddolite intorno ad un falò di legna affastellata, in crepitar di scintille al cielo.
E' Natale, ed il Poeta immagina di tendere una mano solidale in aiuto di una sventurata troppo giovane ed esposta per vendere il proprio corpo al mondo.
Un afflato interiore a soccorso e recupero sociale di una vita sbandata, proprio sotto Natale quando ci si sente più buoni e altruisti.
Il Bene che per qualche tempo sopraggiunge dal profondo dell'animo di molti fedeli.
Poesia semplice, forse d'altri tempi, ma che come in una fiaba rasserena l'animo esacerbato dai troppi affanni.
Tenera/mente, Siddharta.
a illuminar, furtive, volti stanchi.
Ma ecco…un dolce viso ! E due scintille
di occhi neri e par che il cuor mi manchi !
“…Vieni con me, piccina, non temere !
Non è, per te, la giusta strada…questa !
Ci sono mete,alfin,molto più vere.
Lo senti già quel suono che qui sale ?
Ebbene, è il canto della Via Maestra…
La neve cade…vieni, è già Natale !
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EPITTETO:
Il fermo immagine di una scena en plein air, forse d'altri tempi forse tuttora corrente, chissà.
In certi sterrati fuori strada un gruppo di lucciole infreddolite intorno ad un falò di legna affastellata, in crepitar di scintille al cielo.
E' Natale, ed il Poeta immagina di tendere una mano solidale in aiuto di una sventurata troppo giovane ed esposta per vendere il proprio corpo al mondo.
Un afflato interiore a soccorso e recupero sociale di una vita sbandata, proprio sotto Natale quando ci si sente più buoni e altruisti.
Il Bene che per qualche tempo sopraggiunge dal profondo dell'animo di molti fedeli.
Poesia semplice, forse d'altri tempi, ma che come in una fiaba rasserena l'animo esacerbato dai troppi affanni.
Tenera/mente, Siddharta.
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