sabato 24 dicembre 2016

Sara Di Benedetto
( senza titolo )

'Vieni con me
dall'altra parte della paura c'è una festa
un vestito da levare
una certezza da fumare
non aspettare
esci
e fottili tutti'

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Epitteto Eubulide:
Il messaggio della nostra Sara è chiaro.
E l'affida come un urlo alla parolaccia, un'invettiva a questo mondo dell'oggi che riserva ai giovani nemmeno più la speranza.
Una protesta ed una contestazione che hanno il sapore della ciclicità nel tempo.
Allora era il maggio francese, propagatosi a valanga in tutti gli Stati europei dal '68 in poi.
Penso che dopo sessant'anni i tempi siano maturi per una terza guerra mondiale.
L'unico mezzo per azzerare vite e malaffare, finanza e speculazioni, mercati e prodotti.
Ritornare all'abc dell'economia e della sopravvivenza, leccandosi le ferite e ripartire con nuovo slancio.
Ormai smartphone, tablet, p.c. e cento altre diavolerie hanno superato numericamente l'ammontare dell'intera popolazione mondiale.
La tecnologia va ripensata ai fini di uno sviluppo sostenibile e non solo comunicativo e ludico.
Dovrà creare nuove figure produttive e non solo distruggere posti di lavoro.
Ma questa rivoluzione la devono fare le nuove generazioni, senza aspettare che altri cavino per loro le castagne dal fuoco, il che non avverrà mai.
Quindi, cara Sara, o un bel conflitto mondiale in cui perirai o buttarti a capofitto per raddrizzare la baracca.
Per adesso ci hai lanciato solo un urlo di Munch...
Siddharta

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