di Nausicaa
In ginocchio,
col mio spirito
ai Tuoi piedi,
le braccia
verso Te alzerò e,
con tutto
il mio ardente amore,
piangendo di gioia,
il Nome Tuo soave,
invocherò.
S’illuminerà lo sguardo Tuo
ed un ampio sorriso
sulle Tue labbra sante,
sfolgorerà.
Lentamente,
con tutta la Tua
regale Maestà,
su me, piccola creatura,
Ti chinerai e, sollevandomi,
al Tuo Cuore
mi stringerai.
Le mie braccia piccine,
il collo Ti cingeranno
e di baci d’amore e
gratitudine ricolmi,
il Tuo Volto,
sì lungamente ricercato,
ricoprirò, mentre,
il cuore saturo
d’incontenibile gioia, impazzirà.
Non rimarrà soverchiata,
l’anima mia
rifatta bambina, ma,
dolcemente cullata, si assopirà,
per la potenza del miracolo
dell’eterno Tuo Amore, per me.
***************************
EPITTETO:
Una lirica, quasi un canto, che nulla ha da invidiare a quelle dei mistici cristiani, islamici, ecc. d'ogni tempo e latitudine.
Qualcuno qui ha parlato di < devozione assoluta >.
Sì, concordo.
Solo uno spirito totalmente rimesso alla fede delle sue convinzioni religiose può esprimersi con tale certezza interiore.
Da agnostico patentato, devo riconoscere che esistono grandi aree d'umanità che rimettono il proprio sè nelle mani della trascendenza.
Se aiuta a vivere, bene così.
In fin dei conti ciascuno persegue una propria verità e non mette conto discutere se con la maiuscola o meno.
Personalmente, da quando ho dato un calcio alle convinzioni tradizionali di massa mi sento più libero e leggero.
Forse, in ultima analisi, ognuno ricerca un proprio equilibrio psicofisico, pressato dalle forze oscure e misteriose della natura.
Molto bene, Epitteto.
ed un ampio sorriso
sulle Tue labbra sante,
sfolgorerà.
Lentamente,
con tutta la Tua
regale Maestà,
su me, piccola creatura,
Ti chinerai e, sollevandomi,
al Tuo Cuore
mi stringerai.
Le mie braccia piccine,
il collo Ti cingeranno
e di baci d’amore e
gratitudine ricolmi,
il Tuo Volto,
sì lungamente ricercato,
ricoprirò, mentre,
il cuore saturo
d’incontenibile gioia, impazzirà.
Non rimarrà soverchiata,
l’anima mia
rifatta bambina, ma,
dolcemente cullata, si assopirà,
per la potenza del miracolo
dell’eterno Tuo Amore, per me.
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EPITTETO:
Una lirica, quasi un canto, che nulla ha da invidiare a quelle dei mistici cristiani, islamici, ecc. d'ogni tempo e latitudine.
Qualcuno qui ha parlato di < devozione assoluta >.
Sì, concordo.
Solo uno spirito totalmente rimesso alla fede delle sue convinzioni religiose può esprimersi con tale certezza interiore.
Da agnostico patentato, devo riconoscere che esistono grandi aree d'umanità che rimettono il proprio sè nelle mani della trascendenza.
Se aiuta a vivere, bene così.
In fin dei conti ciascuno persegue una propria verità e non mette conto discutere se con la maiuscola o meno.
Personalmente, da quando ho dato un calcio alle convinzioni tradizionali di massa mi sento più libero e leggero.
Forse, in ultima analisi, ognuno ricerca un proprio equilibrio psicofisico, pressato dalle forze oscure e misteriose della natura.
Molto bene, Epitteto.
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