martedì 27 dicembre 2016

PENSIERI IN PILLOLE.

In questi giorni festivi un caro Amico mi ha scritto via web: << I tuoi auguri mi riempiono di gioia, anche se , a meno che non vi sia stata una conversione da parte tua, ricevere gli auguri di buon Natale da uno che non crede in Dio, fa un certo effetto >>.
Ora che l'abbuffata religiosa è passata e le acque si sono calmate in vista di quella profana per l'anno prossimo, ecco che prendo carta, penna e calamaio e gli rispondo.
Ma che dici, Amico lontano, quando mai sono stato ateo.
Anch'io con la fantasia della mia mente mi son creato fin dall'infanzia un dio personale in cui credo fermamente.
In luogo di quello preconfezionato messomi in tasca dai soliti furbacchioni dello spirito.
Un dio senza maiuscole, clemente e misericordioso, un dio di carità.
Che invece di punire le sue creature con la morte, sbattendole all'inferno dopo una vita di stenti e sofferenze, già in terra si prende cura di loro con Amore, accompagnandole nell'eternità della gioia e della pace.
Rammaricandosi di averle prima create in finitezza in un momento di disattenzione e debolezza.
Ora il mio viaggio prosegue nell'infinito, perchè l'energia del mio pensiero in questo scritto ormai si proietta nel sempre dell'Universo, in tutt'uno col suo/mio dio.
( Nota: non posto questa mia risposta nelle bacheche degli Amici, per non scatenarne la canèa di proteste ).
SIDDHARTA

Nessun commento:

Posta un commento