venerdì 4 novembre 2016

PENSIERI IN PILLOLE
di Epitteto

Une larme m’a sauvée.
Una lacrima m’ha salvato.
Incuriosito da una trasmissione Tv del 3.11.2013, sono andato a scartabellare al riguardo.
La storia è questa, raccontata in un libro edizioni San Paolo.
Angèle Leiby è una madre e nonna d’età francese di Strasburgo che il 14.7.2009 viene spedalizzata per una forte emicrania.
Ivi le condizioni precipitano ed entra in coma.
Secondo i medici non si sveglierà più e consigliano ai parenti di provvedere al funerale.
Ma la donna sente tutto, versa nel buio più completo, cerca invano di urlare di non staccare la spina.
La situazione si fa disperata.
Ed ecco accadere il miracolo.
Dagli occhi di Angèle sgorga una lacrima.
I familiari avvertono i medici stupiti.
Poi si muove un mignolo.
In quel corpo c’è vita.
Finalmente i medici compiono studi più approfonditi e fanno la diagnosi di sindrome di Bickerstaff: una troncoencefalite che permetterà ad Angèle di ottenere tutte le cure necessarie per guarire completamente dopo un periodo lungo e faticoso.
Il 30 gennaio 2010 può tornare finalmente a casa.
La vicenda, conclusasi felicemente, ci riporta indietro nel tempo.
A Terri Schiavo ed a Eluana Englaro che sono state più sfortunate di Angèle.
Purtroppo nessuna lacrima a loro salvezza!
Siddharta

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