venerdì 11 novembre 2016

FUTURO
di Damiano Lentisco

Avanti a me quale futuro
un filare di pomodori da zappare
disumana fatica solo per mangiare.
Ma tutto ad un tratto, boom!
Ricchi! Tutti.
Anche i poco convinti.
Gettai via la zappa per istinto
ma finì troppo lontana ahimè,
ora la cerco ma non so dov'è.
Oggi avanti a me quale futuro
neanche una piantina di pomodoro...
Lendam
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EPITTETO:
Lendam, acronimo di Damiano Lentisco, Poeta del fare e non solo del sognare, in una sola semplice metafora ha racchiuso tutta una filosofia di vita, quella contemporanea.
I < vecchi > d'età e d'esperienza stanno sull'attenti, memori del passato.
Ora viviamo in un'epoca di cicale, dove il superfluo ci sovrasta e opprime, col troppo da buttare via per far posto al nuovo, materia e sentimenti travolti.
Una volta si sopravviveva col duro lavoro manuale ed il sudore della fronte: roba veccchia, i robot industriali sono ovunque, le macchine agricole tecnologicamente avanzate macinano ettari in un'ora, la produzione per la produzione nuovo idolo da adorare.
Ma l'anziano è sospettoso: a cosa ci condurrà tutto questo?
Ci stiamo magnando scriteriatamente le risorse della Terra, inquiniamo il pianeta, tutto gira vorticosamente.
Chissà, forse un giorno non lontano torneremo alla zappa, ma non la troveremo più.
E allora per l'umanità sarà la fine, Poeti compresi.
Bravissimo, centodieci e lode.
Epitteto.

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