IL TRAM
di Rita Iacomino

Fari illuminati e carrozze gialle
raccontano di desideri
e amori proibiti.

Viaggio,
con suoni di arpe senza melodia,
calze spesse e guanti di lana
a sopportare il gelo.
Sapori mai dimenticati
di un percorso che fruga
fra le ombre dei finestrini.
Ma tutto finisce lì,
nella rimessa,
dove il tram spegne
le luci.
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Siddharta:
Visione onirica tra immaginazione e realtà.
E' vero, il vecchio glorioso tram risveglia ricordi assopiti, mai dimenticati.
Quando i tempi magari erano ancora duri, le emozioni contenute nel fondo del cuore.
Una sorta di nostalgia per ciò che più non sarà e forse ai tempi nemmeno bello, chissà.
Ma che farà sempre parte del nostro vissuto, di cui non ci si può disfare.
Sensazione e tuffi con una spruzzatina di malinconia.
Ma ormai è acqua passata, le luci si sono spente, nuove attese premono.
Però, chissà quali svolte la vita avrebbe riservato se quegli eventi si fossero concretizzati...
Lirica, compatta, densa di significati, giocata sul filo di sentimenti riaffiorati.
Bravissima.