PENSIERI CINICI QUOTIDIANI
( tratti dal bolg < A casa di Frame > )
A) – Il 10%.
Da ricerche dedicate è emerso che i neonati per il 10% non sono figli del marito legale.
Ma questo era già noto ai tempi di Erasmo da Rotterdam ( 1466-1536 ), per il quale < … quando uno grida ai quattro venti che sua moglie, a sua insaputa divisa con molti altri, è più casta di Penelope ed è più che soddisfatto di se stesso, nessuno lo chiama pazzo perché si nota che questo succede normalmente ai mariti >… ( da < Elogio della follia >.
( tratti dal bolg < A casa di Frame > )
A) – Il 10%.
Da ricerche dedicate è emerso che i neonati per il 10% non sono figli del marito legale.
Ma questo era già noto ai tempi di Erasmo da Rotterdam ( 1466-1536 ), per il quale < … quando uno grida ai quattro venti che sua moglie, a sua insaputa divisa con molti altri, è più casta di Penelope ed è più che soddisfatto di se stesso, nessuno lo chiama pazzo perché si nota che questo succede normalmente ai mariti >… ( da < Elogio della follia >.
B) – Il mito di Er.
Ormai la letteratura scientifica di consumo, parascientifica, d’informazione, ecc. pullula di casi d’esperienza extracorporea e successivo ripristino.
Improvvisa uscita e galleggiamento intorno al proprio corpo, pace e luce intensa indefinibili, risucchio vorticoso nel tunnel, benvenuto di parenti e amici, rientro forzato nel fisico.
Ma pochi sono a giorno che l’evento è già stato narrato nell’antichità.
Platone, a fine capitolo decimo della sua < La Repubblica >, narra appunto la storia del soldato Er, che caduto in battaglia, dopo diversi giorni fu messo sulla pira ad abbruciare.
Senonchè, prima di essere divorato dalle fiamme, si risvegliò di colpo e tra la meraviglia di molti si mise a narrare il suo viaggio nell’Aldilà.
Un ottimo riassunto si trova anche in Google.
In tanti sono terrorizzati al timore di svegliarsi sotterra, con unghiate furiose nel legno per liberarsi dalla bara…
Comunque, secondo credenze contestate, dopo morti continueremmo a vivere biologicamente per un certo tempo con la crescita di unghie, capelli e barba!
E’ già qualcosa, piuttosto di niente…
C) - Peregrini.
Intanto noto in web il continuo peregrinare di tanti Amici da un sito letterario all’altro oppure da una premiazione all’altra.
In un eterno girovagare alla ricerca di conforto psicologico e materiale alle loro frustrate speranze di successo planetario.
Sia di prestigio che economico.
Molti poi si preoccupano ossessivamente anche del loro copyrigth, a difesa di una primogenitura ritenuta degna d’unicità.
A copertura di un vuoto interiore e di assenza dal palcoscenico del mondo altrimenti incolmabili…
SIDDHARTA
Ormai la letteratura scientifica di consumo, parascientifica, d’informazione, ecc. pullula di casi d’esperienza extracorporea e successivo ripristino.
Improvvisa uscita e galleggiamento intorno al proprio corpo, pace e luce intensa indefinibili, risucchio vorticoso nel tunnel, benvenuto di parenti e amici, rientro forzato nel fisico.
Ma pochi sono a giorno che l’evento è già stato narrato nell’antichità.
Platone, a fine capitolo decimo della sua < La Repubblica >, narra appunto la storia del soldato Er, che caduto in battaglia, dopo diversi giorni fu messo sulla pira ad abbruciare.
Senonchè, prima di essere divorato dalle fiamme, si risvegliò di colpo e tra la meraviglia di molti si mise a narrare il suo viaggio nell’Aldilà.
Un ottimo riassunto si trova anche in Google.
In tanti sono terrorizzati al timore di svegliarsi sotterra, con unghiate furiose nel legno per liberarsi dalla bara…
Comunque, secondo credenze contestate, dopo morti continueremmo a vivere biologicamente per un certo tempo con la crescita di unghie, capelli e barba!
E’ già qualcosa, piuttosto di niente…
C) - Peregrini.
Intanto noto in web il continuo peregrinare di tanti Amici da un sito letterario all’altro oppure da una premiazione all’altra.
In un eterno girovagare alla ricerca di conforto psicologico e materiale alle loro frustrate speranze di successo planetario.
Sia di prestigio che economico.
Molti poi si preoccupano ossessivamente anche del loro copyrigth, a difesa di una primogenitura ritenuta degna d’unicità.
A copertura di un vuoto interiore e di assenza dal palcoscenico del mondo altrimenti incolmabili…
SIDDHARTA
1 - E' vero, nella mia vita non mi sono mai risolto a star tutto da una parte sola.
E' stato un continuo oscillare da un polo all'altro, cercando di sopravvivere.
La mia vera vocazione sarebbe stata quella del rivoluzionario alla Che Guevara dei carrugi ( don Gallo ).
Ma poi non avendo le spalle coperte come lui ( dalla Chiesa stessa che lo tampinava ), ho dovuto rassegnarmi a galleggiare.
Non tutti hanno la stoffa del martire.
Qualche guerricciola invero l'ho intrapresa, perdendola regolarmente...
2 - Non so trattenermi dall'incensare ed esaltare taluni meritevoli di alloro.
Però poi dentro di me sento forte l'impulso a svolgere il ruolo del monitore pubblico e privato, a somiglianza dell'incaricato ai tempi a tale bisogna sul carro dei trionfatori romani: < memento, non sei che un uomo! >.
Il fatto si è che purtroppo certuni commentati da me favorevolmente tendono poi ad insuperbirsi, travolgendoci oltre con una valanga di altre proposte letterarie da loro ritenute tutte degne di lode...
Il che purtroppo non è.
E poi dico: ma sì, un premio letterario all'anno non è disdicevole, dovrebbe loro bastare.
Invece no, partecipano ad una miriade concorsuale, mai sazi di successi.
Le pareti delle loro case sono tappezzate di inutili trofei, per la gioia degli svuotacantine...
Recentemente una corrispondente web s'era detta oltremodo orgogliosa di ben tre premi letterari rastrellati contemporaneamente in altrettanti bandi.
Pazienza che gli altri ci dicano bravi, ma ripeterselo compiaciuti da soli sventolandolo ai quattro venti è il massimo della presunzione.
La modestia, ecco un poco di modestia diamine, che ci aiuta a crescere eticamente.
Poi ci sono coloro ( i peggiori ) che, non trovando elogi esterni, si autocompiaccioni esaltandosi.
Dalle mie parti va il proverbio < chi no gà i so vantur, i se vanta de per lur >: ma questo ebbe a scriverlo pari pari secoli fa anche Erasmo da Rotterdam...
SIDDHARTA
E' stato un continuo oscillare da un polo all'altro, cercando di sopravvivere.
La mia vera vocazione sarebbe stata quella del rivoluzionario alla Che Guevara dei carrugi ( don Gallo ).
Ma poi non avendo le spalle coperte come lui ( dalla Chiesa stessa che lo tampinava ), ho dovuto rassegnarmi a galleggiare.
Non tutti hanno la stoffa del martire.
Qualche guerricciola invero l'ho intrapresa, perdendola regolarmente...
2 - Non so trattenermi dall'incensare ed esaltare taluni meritevoli di alloro.
Però poi dentro di me sento forte l'impulso a svolgere il ruolo del monitore pubblico e privato, a somiglianza dell'incaricato ai tempi a tale bisogna sul carro dei trionfatori romani: < memento, non sei che un uomo! >.
Il fatto si è che purtroppo certuni commentati da me favorevolmente tendono poi ad insuperbirsi, travolgendoci oltre con una valanga di altre proposte letterarie da loro ritenute tutte degne di lode...
Il che purtroppo non è.
E poi dico: ma sì, un premio letterario all'anno non è disdicevole, dovrebbe loro bastare.
Invece no, partecipano ad una miriade concorsuale, mai sazi di successi.
Le pareti delle loro case sono tappezzate di inutili trofei, per la gioia degli svuotacantine...
Recentemente una corrispondente web s'era detta oltremodo orgogliosa di ben tre premi letterari rastrellati contemporaneamente in altrettanti bandi.
Pazienza che gli altri ci dicano bravi, ma ripeterselo compiaciuti da soli sventolandolo ai quattro venti è il massimo della presunzione.
La modestia, ecco un poco di modestia diamine, che ci aiuta a crescere eticamente.
Poi ci sono coloro ( i peggiori ) che, non trovando elogi esterni, si autocompiaccioni esaltandosi.
Dalle mie parti va il proverbio < chi no gà i so vantur, i se vanta de per lur >: ma questo ebbe a scriverlo pari pari secoli fa anche Erasmo da Rotterdam...
SIDDHARTA
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