di Epitteto
Se mi leggo nel passato
tosto incappo nel mistero:
nel marciume al mal votato
ebbi un posto oppur non c'ero?
*****************
Sì che c'eri
di Pietro Zurlo
Sì che c'eri, ma la vita,
non fu mai tanto sincera;
sarà stato forse il fato
fin da quando tu sei nato.
**********
TORMENTO
di Epitteto
Il passato mi tormenta,
ch'è uno squarcio sol m'avanza
d'un futuro certo breve.
Questa vista si fa spenta,
più nel cor non v'è baldanza,
ogni passo appar più greve.
Sol progetti per l'addietro,
esso pur dolente e tetro.
***************
Mpapocchio
di Pietro Zurlo
E 'mbè, mannaggi'a morte songo viecchio,
e pare c'ogne tanto me 'mpapocchio;
me tremmano 'e ddenocchie, me scunocchio,
quanno chiù tiempo passa m'arrepecchio.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
(Mpapocchio= Mi inbroglio)
(Me scunocchio=Venin meno alle ginocchia)
(Arrepecchio=Rannicchiarsi)
***********
Sere d'inverno
di Loretta Zoppi
Il passato mi accompagna
nelle sere dell'inverno
col ricordo sempre acceso
è la mente una lavagna
ove il cuore antico esterno
ch'ogni bene sempre è reso.
Anche il mal che ieri ebbi
tengo in serbo giacché crebbi.
*************
BASSO IL GUARDO
di Epitteto
L'avello del passato,
che impietoso serra
i vanti, i tanti errori
d'un viver travagliato.
In tal smarrito stato,
mesto il guardo a terra,
vorrei chiamarmi fuori
da sì consorzio odiato.
Sì che c'eri
di Pietro Zurlo
Sì che c'eri, ma la vita,
non fu mai tanto sincera;
sarà stato forse il fato
fin da quando tu sei nato.
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TORMENTO
di Epitteto
Il passato mi tormenta,
ch'è uno squarcio sol m'avanza
d'un futuro certo breve.
Questa vista si fa spenta,
più nel cor non v'è baldanza,
ogni passo appar più greve.
Sol progetti per l'addietro,
esso pur dolente e tetro.
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Mpapocchio
di Pietro Zurlo
E 'mbè, mannaggi'a morte songo viecchio,
e pare c'ogne tanto me 'mpapocchio;
me tremmano 'e ddenocchie, me scunocchio,
quanno chiù tiempo passa m'arrepecchio.
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(Mpapocchio= Mi inbroglio)
(Me scunocchio=Venin meno alle ginocchia)
(Arrepecchio=Rannicchiarsi)
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Sere d'inverno
di Loretta Zoppi
Il passato mi accompagna
nelle sere dell'inverno
col ricordo sempre acceso
è la mente una lavagna
ove il cuore antico esterno
ch'ogni bene sempre è reso.
Anche il mal che ieri ebbi
tengo in serbo giacché crebbi.
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BASSO IL GUARDO
di Epitteto
L'avello del passato,
che impietoso serra
i vanti, i tanti errori
d'un viver travagliato.
In tal smarrito stato,
mesto il guardo a terra,
vorrei chiamarmi fuori
da sì consorzio odiato.
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