***di Maria ESPOSITO***
Osservo il mare,
e lascio andare il mio
sguardo affinché
raggiunga il suo
orizzonte.
Mi basterebbe solo...
sapere cosa c'è al di là
dei suoi confini.
Mi basterebbe solo...
sapere che un giorno
tutti ma proprio tutti
potremmo un giorno
finalmente scoprirlo.
Ma...quello in cui noi
crediamo fermamente,
è costretto sempre
a chiedere alla pazienza
di non allontanarsi troppo
da noi e alla speranza di
non farci dimenticare
il motivo per cui siamo
qui sulla terra.
*****************************************************
EPITTETO:
Poesia dall'evidente garbo intimistico.
Con l'eterna irrisolta domanda: chi siamo, da dove veniamo.
E per l'Autrice: dove andiamo, < mi basterebbe solo sapere cosa c'è al di là... >.
Tutto questo in meditazione anche solo osservando la linea dell'orizzonte, magari sfumata con quella di un mare senza confini.
Naturalmente per un agnostico come me, al di là non c'è niente.
Veniamo dalla natura e ad essa torneremo polverizzati.
Ma la grande scommessa del credente cristiano è la Resurrezione, la speranza-convinzione di non perire per sempre.
Ma allora che dice mai la Bibbia ( Ecclesiaste, 18, 19,20,21,22 ), che recita:
< La condotta degli uomini è tale in quanto vuol mostrarli quali sono e far vedere che essi non sono altro che bestie.
Infatti la sorte degli uomini e delle bestie è la stessa: come muoiono quelli, muoiono queste , e il soffio vitale è uno per tutti e la superiorità dell'uomo sulle bestie è zero, perchè tutti e due sono vanità, tutti e due vanno a finire nella stessa dimora, tutt'e due sono usciti dalla polvere e tutt'e due ritornano nella polvere.
Chi sa se il soffio vitale dell'uomo sale in alto e quello delle bestie scende sotto terra? >.
Certo, ci vuol pazienza, insiste l'Autrice coi piedi per terra: non troppo oltre, non troppo retro.
Forse una media virtus esistenziale, per sopravvivere decentemente ai giorni tribolati in terra.
Bravissiama, Siddharta.
EPITTETO:
Poesia dall'evidente garbo intimistico.
Con l'eterna irrisolta domanda: chi siamo, da dove veniamo.
E per l'Autrice: dove andiamo, < mi basterebbe solo sapere cosa c'è al di là... >.
Tutto questo in meditazione anche solo osservando la linea dell'orizzonte, magari sfumata con quella di un mare senza confini.
Naturalmente per un agnostico come me, al di là non c'è niente.
Veniamo dalla natura e ad essa torneremo polverizzati.
Ma la grande scommessa del credente cristiano è la Resurrezione, la speranza-convinzione di non perire per sempre.
Ma allora che dice mai la Bibbia ( Ecclesiaste, 18, 19,20,21,22 ), che recita:
< La condotta degli uomini è tale in quanto vuol mostrarli quali sono e far vedere che essi non sono altro che bestie.
Infatti la sorte degli uomini e delle bestie è la stessa: come muoiono quelli, muoiono queste , e il soffio vitale è uno per tutti e la superiorità dell'uomo sulle bestie è zero, perchè tutti e due sono vanità, tutti e due vanno a finire nella stessa dimora, tutt'e due sono usciti dalla polvere e tutt'e due ritornano nella polvere.
Chi sa se il soffio vitale dell'uomo sale in alto e quello delle bestie scende sotto terra? >.
Certo, ci vuol pazienza, insiste l'Autrice coi piedi per terra: non troppo oltre, non troppo retro.
Forse una media virtus esistenziale, per sopravvivere decentemente ai giorni tribolati in terra.
Bravissiama, Siddharta.
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