L'AMICO E'........
di Manrico Bacigalupi
L'amico è come l'alba che, al mattino,
risveglia il mondo, sempre...nuovamente.
L'amico presta orecchio e a te vicino
fermo rimane, attento e sorridente.
di Manrico Bacigalupi
L'amico è come l'alba che, al mattino,
risveglia il mondo, sempre...nuovamente.
L'amico presta orecchio e a te vicino
fermo rimane, attento e sorridente.
L'amico ti consiglia come fare
nel scegliere la via, liberamente.
Ti segue cheto, senza disturbare
ma veglia su di te, discretamente.
L'amico ascolta, muto, il tuo affanno
...e le sfuriate...e grandi delusioni !
Sulla tua spalla pone la sua mano
sicura,forte, senza esitazioni !
L'amico vero brilla come l'oro,
che giace ascoso nella rena fina;
basta scavare e scopri quel tesoro
è li per te e insieme a te cammina.
************************************
* Epitteto Eubulide:
La poesia è bella nel suo lirismo spontaneo.
Ma io sono il meno indicato a sposarne il contenuto.
In novant'anni di vita non ho mai trovato un amico di tal fatta, nè gli altri mi hanno voluto come amico.
I pochi che si proclamavano tali o mentivano o addirittura ne hanno approfittato per tradirmi.
D'altra parte gli stessi < adagio > popolari mettono sull'avviso gli ingenui sprovveduti.
Ciò non toglie che nella regola possa trovarsi l'eccezione.
Il nostro Manrico da quel che scrive parrebbe convinto di quel che dice, perchè altrimenti il testo si presenterebbe come mera esercitazione letteraria.
Che abbia trovato veramente un Amico?
A lui il mio augurio.
Siddharta
nel scegliere la via, liberamente.
Ti segue cheto, senza disturbare
ma veglia su di te, discretamente.
L'amico ascolta, muto, il tuo affanno
...e le sfuriate...e grandi delusioni !
Sulla tua spalla pone la sua mano
sicura,forte, senza esitazioni !
L'amico vero brilla come l'oro,
che giace ascoso nella rena fina;
basta scavare e scopri quel tesoro
è li per te e insieme a te cammina.
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* Epitteto Eubulide:
La poesia è bella nel suo lirismo spontaneo.
Ma io sono il meno indicato a sposarne il contenuto.
In novant'anni di vita non ho mai trovato un amico di tal fatta, nè gli altri mi hanno voluto come amico.
I pochi che si proclamavano tali o mentivano o addirittura ne hanno approfittato per tradirmi.
D'altra parte gli stessi < adagio > popolari mettono sull'avviso gli ingenui sprovveduti.
Ciò non toglie che nella regola possa trovarsi l'eccezione.
Il nostro Manrico da quel che scrive parrebbe convinto di quel che dice, perchè altrimenti il testo si presenterebbe come mera esercitazione letteraria.
Che abbia trovato veramente un Amico?
A lui il mio augurio.
Siddharta
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