PENSIERI IN LIBERTA'
di Epitteto
A certi poetastri assillanti:
< Vuoi sapere, Ligurino, perché sei sempre solo, perché nessuno ti incontra volentieri, perché tutti, da qualunque parte tu venga, scappano?
Perché sei troppo poeta.
E non c'è nulla di più pericoloso: non fa così paura la tigre privata dei suoi cuccioli, il serpente bruciato dal sole di mezzogiorno, il maligno scorpione.
Mi chiedo: chi può sopportare un tormento così insistente?
Reciti le tue poesie a chi sta in piedi, a chi sta seduto, a chi sta correndo, a chi sta al bagno.
Scappo alle terme: mi reciti nelle orecchie. Vado alla piscina: non mi fai nuotare. Corro a una cena: non mi lasci andare. Arrivo a una cena: mi fai scappare mentre sto seduto. Chiudo gli occhi, stanco mi svegli che dormo. Vuoi vedere, il male che combini, qual è?
Sei giusto, onesto, innocente: ma tutti hanno paura di te >.
( MARZIALE - 41/104 d.C. )
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