di Siddharta
A) - Il saluto.
Nel servizio militare la prima cosa che s’impara è il saluto rigido ed impettito ai superiori in scala gerarchica.
In certe occasioni con sbattere di tacchi e il < Signorsì ! > al grado maggiore.
A prima vista il saluto militare ossessivo parrebbe qualcosa di assurdo e ridicolo.
Invece nella forma e nella sostanza riveste un profondo significato etico-comportamentale-utilitaristico.
E cioè il riconoscimento dell’autorità ai vari livelli, della propria e altrui posizione nell’istituzione, del forte senso di appartenenza al Corpo, del principio fondamentale del comando e dell’obbedienza.
Ivi l’indiscutibilità degli ordini non è indice di mentalità ottusa ma necessità in caso di conflitto armato di rapida decisione ed azione per la vittoria, e quindi a difesa di se stessi e della collettività nazionale.
Questo ho imparato nel periodo di servizio militare di leva.
B) – Le altre fedi.
Dal 1° febbraio 2013 lo Stato italiano ha sancito ufficialmente il riconoscimento sul territorio delle confessioni religiose buddhista e induista.
Di conseguenza sono assicurati loro il contributo dell’8 per mille, l’assistenza spirituale e l’insegnamento da parte dei rispettivi ministri del culto, il riconoscimento civile del matrimonio qualora trascritto.
Dopo l’ebraismo, è il primo riconoscimento a fedi non cristiane.
C) – Meditazione.
Quando m’assido in meditazione, gli occhi chiusi nella penombra, rapidamente sprofondo nell’infinito senza barriere e senza conflitti.
Una condizione ideale che spero perenne alla mia dipartita…
SIDDHARTA
Dal 1° febbraio 2013 lo Stato italiano ha sancito ufficialmente il riconoscimento sul territorio delle confessioni religiose buddhista e induista.
Di conseguenza sono assicurati loro il contributo dell’8 per mille, l’assistenza spirituale e l’insegnamento da parte dei rispettivi ministri del culto, il riconoscimento civile del matrimonio qualora trascritto.
Dopo l’ebraismo, è il primo riconoscimento a fedi non cristiane.
C) – Meditazione.
Quando m’assido in meditazione, gli occhi chiusi nella penombra, rapidamente sprofondo nell’infinito senza barriere e senza conflitti.
Una condizione ideale che spero perenne alla mia dipartita…
SIDDHARTA
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