PENSIERI CINICI
di SIDDHARTA
A– Il prete rosso.
In America latina erano i tempi della teologia della liberazione, guardata in Italia con sospetto per la sua carica rivoluzionaria ritenuta anticristiana.
Ed anche i tempi delle Brigate Rosse col suo portato di violenza.
Il prete rosso, giovane esaltato dagli eventi intorno, si era lasciato convincere dal clima contestativo.
Nei riti celebrativi in chiesa, dal tono ecumenico-comunitario, era tenuto sott’occhio vigile dalle gerarchie religiose e dalla polizia in borghese.
Per evitare l’infiltrazione di spie mimetizzate, l’ordine era di formare capannelli di non più di tre persone tra loro conosciute.
Nei bivacchi in casa di compagni, coperte col logo a cinque stelle, fumo, canti e cori di protesta, bestemmie, promiscuità alla < Porci con le ali > ( allora subito sequestrato dalla Procura di Roma… ).
Questo s’era ai miei tempi, ed io travolto dagli eventi che vissi ma non compresi.
Vidi poi che il tutto ebbe esiti benefici nello spazzare via una mentalità nazionale conformista e codina, asfissiante nel suo immobilismo intellettuale, civile e religioso.
Il prete rosso del titolo? Un mio affine stretto, ora papista a tutto tondo ( si nasce incendiari, si muore pompieri… ).
B) – Ignoranza poetica.
Con certi scritti del modernismo infuturato assistiamo all’impoverimento generalizzato, culturale e morale, della Poesia.
In un Paese che non sa valorizzare il contenuto educativo e cognitivo dell’istruzione scolastica, peraltro ovunque disastrata…
C) – Racconti di Aisha
Aisha Cerami, Informatrice scientifica, in Google pubblica < Le illusioni del possibile >, una serie di articoli-racconti: una fantasia sulle meraviglie del possibile.
Da raccomandare al lettore.
SIDDHARTA
Nessun commento:
Posta un commento