Giuseppe Picchi e il "picco pipe"
(a cura di Valter Biella - ultimo aggiornamento agosto 2016)
Giuseppe Picchi, suonatore di "flautino a tre buchi", nel mondo popolare rappresenta la figura di una meteora che ha attraversato la metà del 1800, lasciando tracce indelebili del suo passaggio, ma anche misteri sulla sua persona e sul suo strumento. Alla sua scomparsa gli organologi, per la maggior parte inglesi perchè nel 1856, in Inghilterra, il Picchi riscosse ampi consensi, si sono sforzati di dare completezza a quanto conoscevano, costruendo però falsi miti, biografie incomplete e, soprattutto, inesatte ricostruzioni dello strumento del Picchi.
Gli hanno attribuito errate origini sarde, per gli inglesi era infatti "il menestrello sardo". Hanno sbagliato sul nome, che da Picchi è diventato Picco, e per ultimo hanno "praticamente creato" da zero il picco-pipe, chiamandolo anche zufolo, basandosi unicamente su ricostruzioni effettuate da artigiani inglesi apparse sul mercato dal 1860 in poi, e senza verificare se tale strumento, con questa forma, sia esistito realmente in Italia.
( Per saperne di più andate su Google, ne vale la pena )
(a cura di Valter Biella - ultimo aggiornamento agosto 2016)
Giuseppe Picchi, suonatore di "flautino a tre buchi", nel mondo popolare rappresenta la figura di una meteora che ha attraversato la metà del 1800, lasciando tracce indelebili del suo passaggio, ma anche misteri sulla sua persona e sul suo strumento. Alla sua scomparsa gli organologi, per la maggior parte inglesi perchè nel 1856, in Inghilterra, il Picchi riscosse ampi consensi, si sono sforzati di dare completezza a quanto conoscevano, costruendo però falsi miti, biografie incomplete e, soprattutto, inesatte ricostruzioni dello strumento del Picchi.
Gli hanno attribuito errate origini sarde, per gli inglesi era infatti "il menestrello sardo". Hanno sbagliato sul nome, che da Picchi è diventato Picco, e per ultimo hanno "praticamente creato" da zero il picco-pipe, chiamandolo anche zufolo, basandosi unicamente su ricostruzioni effettuate da artigiani inglesi apparse sul mercato dal 1860 in poi, e senza verificare se tale strumento, con questa forma, sia esistito realmente in Italia.
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Il "picco pipe" secondo la ricostruzione fatta in Inghilterra.
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