Emilio Paolo Taormina
2 h
dopo la pioggia
sulla finestra
scivolava
l'acqua della luna
nel letto il morto
aveva
un'espressione
perplessa
come se avesse
dimenticato
le coincidenze
dei treni
e a leggere l'ora
sul tavolo le carte
del solitario
attendevano
che qualcuno
tornasse a
mischiarle
due donne in nero
cercavano
nei cassetti
di tanto in tamto
si giravano
come per chiedere
qualcosa
sulla poltrona
un gatto bianco
ronfava
come se cercasse
una mano
che lo carezzasse
2 h
dopo la pioggia
sulla finestra
scivolava
l'acqua della luna
nel letto il morto
aveva
un'espressione
perplessa
come se avesse
dimenticato
le coincidenze
dei treni
e a leggere l'ora
sul tavolo le carte
del solitario
attendevano
che qualcuno
tornasse a
mischiarle
due donne in nero
cercavano
nei cassetti
di tanto in tamto
si giravano
come per chiedere
qualcosa
sulla poltrona
un gatto bianco
ronfava
come se cercasse
una mano
che lo carezzasse
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Commento di Epitteto:
Sì, è proprio così.
Una fotografia ambientale che immortala la mestizia dell'ultimo addio.
Ecco, quando si vuol della poesia autentica, basta correre a leggere testi come questo.
Ispirati, con l'occhio attento all'intorno, pochi flash d'Autore di delicatezza sommessa, come si conviene al luogo.
Non c'è niente da fare: artisti si nasce, non si diventa.
Questa lirica ( mai termine è più appropriato ) breve, compatta, senza sfilacciamenti, autentica e sincera, compensa delle tante ore perse a leggere altrove l'illeggibile.
Anche Calliope, delle Muse, che ancor oggi mi confidava di aver perso ogni speranza, può adesso rinvenire respirando ossigeno puro letterario.
Bravo l'Autore, ed io nella convinzione che questa in lettura non sia l'unica perla del suo patrimonio poetico.
Commento di Epitteto:
Sì, è proprio così.
Una fotografia ambientale che immortala la mestizia dell'ultimo addio.
Ecco, quando si vuol della poesia autentica, basta correre a leggere testi come questo.
Ispirati, con l'occhio attento all'intorno, pochi flash d'Autore di delicatezza sommessa, come si conviene al luogo.
Non c'è niente da fare: artisti si nasce, non si diventa.
Questa lirica ( mai termine è più appropriato ) breve, compatta, senza sfilacciamenti, autentica e sincera, compensa delle tante ore perse a leggere altrove l'illeggibile.
Anche Calliope, delle Muse, che ancor oggi mi confidava di aver perso ogni speranza, può adesso rinvenire respirando ossigeno puro letterario.
Bravo l'Autore, ed io nella convinzione che questa in lettura non sia l'unica perla del suo patrimonio poetico.
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