domenica 19 novembre 2017


Coprimi di luna
di Josè Russotti

Se io fossi la notte scura
e tu il giorno chiaro
se la mia bocca fosse impastata
di bugie incancrenite
e la tua di spicchi di sole splendente
proverei a cercarti
ma il buio è fatto solo di tonfi sommessi
dove la mia anima si confonde
dentro un cielo di lacrima

Quando le stelle ristagnano
sopra uno spiazzo di dolore e fiele…
quando la nebbia si confonde con la nebbia
e l’acqua di neve bagna i miei sandali
io sento la tua voce di fata salire
e dentro questo vuoto di nulla
schiudo l’anima e volo
Oh notte insonne e valichi sul cappello!
Notte in tensione di spiriti maligni alla schiena
ferma questo fremito e cospargimi di luna.
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Commento di Epitteto:
Già di prima mattina mi stropiccio gli occhi.
Non per scacciare il sonno residuo, ma dopo aver letto attentamente.
Incredibile: un rigo, una divagazione fantasiosa.
Un mondo colorato e irreale che stacca il poeta da questa terra.
Proiettandolo in voli fiabeschi e allucinati, senza bisogno di droghe e quant'altro.
Come a dire che il pizzo di una sottana tira più di quattro buoi in una piana...
Comunque bravo il nostro a mantenere saldo il filo conduttore del discorso.
Una poesia che poteva esser del tutto potata, titolo escluso...

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