mercoledì 23 agosto 2017

Woman... La riscossa
di Enza Picone

Io sento io vibro
io vivo il contesto.
Ascoltando il mio corpo
che grida.
Son vivo son desto.
Vorria palpitare
lasciarsi toccare.
Che dolce malizia
il tuo tocco mi strazia.
Atroce delizia
il tuo divagare sul
ferma restare
e continuare a godere
sulla placida attesa
che reinizi il tormento
di un tuo tocco
appena accennato.
Sul mio corpo affamato.
E. P.

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Epitteto:
La poetessa Enza mi fa arrabbiare alquanto.
Sull'estetica, dico: la fretta di postare è una brutta consigliera.
Certi refusi vanno assolutamente evitati per non sporcare il candido vestito di Mademoiselle la Poésie.
Sul contenuto niente da eccepire: a chiare lettere un'esaltazione erotica al femminile.
Di quelle che talune donne sanno esplodere nel tumulto dei sensi.
Di sesso si può anche morire.
Il saggio antico sentenziava < tutti i giorni fa male, una volta alla settimana fa bene, una volta al mese è indispensabile >!
Che sia magari passato più di un mese?
Sta di fatto che < il corpo affamato > in lettura non ammette repliche.
Chi mi vuole suonare la chitarrina?
Parrebbe che oggi, checchè ne dica certa pubblicità maschile, siano più in voga le droghe, gli sballi, le devianze sessuali, l'onanismo ( una eiaculazione sprecata... ), ecc. piuttosto che una sana ginnastica camasutrica tra generi.
La passione travolgente in lettura più che fisica appare di testa: comunque una < ripassatina > anche ad un a certa età sarebbe salutare...
Che dire?
Un augurio, certo, di trovare chi è disponibile alla bisogna: di gigolò a pagamento ce ne sono tanti sul mercato: è solo un consiglio sottovoce...
Hal di Epitteto

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