mercoledì 2 agosto 2017

Atei contro Credenti.

Continua a dispiegarsi la secolarizzazione in Olanda, uno dei Paesi notoriamente più secolarizzati d’Europa. Secondo un sondaggio realizzato dalla multinazionale delle ricerche di mercato Ipsos, per la prima volta nei Paesi Bassi coloro che si definiscono atei (25%) superano coloro che dicono di credere in Dio (solo il 17%). Circa il 60% degli intervistati si è dichiarato agnostico. Più della metà, il 53%, afferma tuttavia di credere in una vita dopo la morte. Un dato che ha sorpreso i ricercatori e che si presenta come una piccola e confortante luce, è comunque che tra coloro che credono in Dio la maggioranza sono giovani.

Nel 2014 in Inghilterra e Galles il numero di coloro che si dichiarano non credenti in alcuna religione ha superato quello dei cristiani, il 48, 5% contro il 43,5%. Tra i cristiani sono compresi anglicani, cattolici e altre denominazioni. I risultati sono stati ottenuti grazie a uno studio da parte della St. Mary's Catholic University di Twickenham. Si tratta di una percentuale, quella dei non credenti, raddoppiata rispetto ai dati del 2011 quando coloro che si dichiaravano non credenti erano il 25%. Si tratta, si legge nello studio, di persone nate e cresciute come cristiani che poi hanno abbandonato la fede. In particolare quattro fedeli anglicani su dieci hanno abbandonato il loro credo. In un altro sondaggio relativo alla Scozia si scopre che il 52% si dichiara non credente mentre nel 1999 la percentuale era del 40%.



Hal di Epitteto

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