Atei contro Credenti.
Continua
a dispiegarsi la secolarizzazione in Olanda, uno dei Paesi notoriamente più
secolarizzati d’Europa. Secondo un sondaggio realizzato dalla multinazionale
delle ricerche di mercato Ipsos, per la prima volta nei Paesi Bassi coloro che
si definiscono atei (25%) superano coloro che dicono di credere in Dio (solo il
17%). Circa il 60% degli intervistati si è dichiarato agnostico. Più della
metà, il 53%, afferma tuttavia di credere in una vita dopo la morte. Un dato
che ha sorpreso i ricercatori e che si presenta come una piccola e confortante
luce, è comunque che tra coloro che credono in Dio la maggioranza sono giovani.
Nel 2014 in Inghilterra e Galles il numero di coloro che si dichiarano non
credenti in alcuna religione ha superato quello dei cristiani, il 48, 5% contro
il 43,5%. Tra i cristiani sono compresi anglicani, cattolici e altre
denominazioni. I risultati sono stati ottenuti grazie a uno studio da parte
della St. Mary's Catholic University di Twickenham. Si tratta di una
percentuale, quella dei non credenti, raddoppiata rispetto ai dati del 2011
quando coloro che si dichiaravano non credenti erano il 25%. Si tratta, si
legge nello studio, di persone nate e cresciute come cristiani che poi hanno
abbandonato la fede. In particolare quattro fedeli anglicani su dieci hanno
abbandonato il loro credo. In un altro sondaggio relativo alla Scozia si scopre
che il 52% si dichiara non credente mentre nel 1999 la percentuale era del 40%.
Hal di Epitteto
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