Concorsi poetici.
L'importante non è vincere ma partecipare, diceva de Coubertin.
Altri invece dicono che i premi di consolazione non servono a niente.
Io penso, al di là di tutto, che la vera valutazione del merito
concorsuale non sia mai oggettiva, ma dipenda da troppe variabili
incerte, talora impazzite.
Nei premi letterari dalle cordate dei
componenti commissionali ( ora a te, domani a me... ), da interessi, da
pressioni esterne, da particolarismi editoriali, ecc.
Dato il mio temperamento ribelle e libertario, non ho mai partecipato ad alcun premio letterario.
Epitteto
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