sabato 5 agosto 2017


DONNE DI PESCATORI
***di Rita LO MONACO***
***
Profumo forte, terra di vento
di ginepri, rovi e fichidindia
arse al sole, terra desolata
e tanto amata,
sassi salati bruciati
dal sole che solo a
guardarli ti danno calore
come lucertole distese
al sole all'imbrunire
sulla spiaggia siamo noi,
donne dei pescatori
aspettando per ore
sulla riva del mare
affinchè la barca non
vediamo spuntare.
Tra sputi di schiuma
il mare ci bacia,,,
baci di giuda il mare ci dà
perchè non sai se
la barca vedrai spuntare.
scende la preghiera
dei marinai finchè
la barca vedrai approdare.

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Commento di Epitteto:
Intanto l'assolata terra di Sicilia ancora una volta viene cantata dai suoi figli prediletti.
Ho visitato più volte la nostra grande isola, attirato dalle vestigia classiche, dai panorami mozzafiato, dalla natura per certi versi semplice e selvaggia.
La poesia di Rita pare agganciarsi ad un mondo antico di tipo ottocentesco, quando la vita di mare era quella tratteggiata dal Verga: Padron 'Ntoni, la Provvidenza, i lupini ( vongole o legumi? ), le burrasche, le donne trepidanti in attesa sulla battigia...
Naturalmente il panorama dell'oggi è tutt'altro, il progresso la fa da padrone: basta vedere i pescherecci d'alto mare di Mazara del Vallo, il turismo ricco di S. Vito Lo Capo ( hotel, B&B, ecc. ), dell'Etna e tantissimo altro ancora.
Un volo pindarico nel passato, quindi, riconoscibile e apprezzato soprattutto dai lettori in età.
E come tale forse ritenuta, la poesia, un reperto giurassico pesante sul nostro vissuto lirico infuturato nella sperimentazione letteraria più spericolata.
In conclusione, superando talune incertezze grammaticali, una confortante proposta in lettura, altamente emotiva.
Epitteto

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