di Enza Picone
Un dì che fu, di 4 Maggio,volesti andar,
per lunghe lande senza ritorno.
Quel dì che fu di 4 Maggio,
restasti statico, col tuo sarcastico sorriso.
Come a beffarsi , financo, dell'ultima signora.
E non lasciò traccia al volto tuo,
la pena del viaggio.
E senza valige andasti a
traghettar verso l'ignoto.
Le 5 di mattina il 4 Maggio.
Il cielo le sue furie scatenò.
Tempesta senza pari, folgori e saette,
tracimavan scrosci d'acqua.
E l'implume chiedea della tua assenza,
dove fosse senza moto il papi suo.
Su quale pista correa senza di lui,
chiedendosi il perché lo rincorreva.
Segnando a fuoco sul suo corpo.
Il nome di chi fu.
Di 4 Maggio .
. E.P.
*****************************
Commento di Epitteto:
Lì per lì ho pensato al Manzoni.
Ma le date non coincidevano.
A dar retta alla foto, morire a 33 anni fa senso.
Quando il dolore tocca da vicino, il Poeta scala le alte vette del lirismo.
Difficilissimo non arenarsi nelle secche della retorica.
< Che la terra ti sia lieve >, già cantava Callimaco di un amico morto in plaghe lontane dalla Madrepatria.
Ecco, la nostra Autrice con pennellate sapienti è riuscita nell'intento di commuovere senza scadere nei luoghi comuni.
Nel ricordare a ciascuno di noi eventi sulla dipartita talora anzitempo di persone care, parenti, amici e conoscenti.
Molto brava,Epitteto.
Commento di Epitteto:
Lì per lì ho pensato al Manzoni.
Ma le date non coincidevano.
A dar retta alla foto, morire a 33 anni fa senso.
Quando il dolore tocca da vicino, il Poeta scala le alte vette del lirismo.
Difficilissimo non arenarsi nelle secche della retorica.
< Che la terra ti sia lieve >, già cantava Callimaco di un amico morto in plaghe lontane dalla Madrepatria.
Ecco, la nostra Autrice con pennellate sapienti è riuscita nell'intento di commuovere senza scadere nei luoghi comuni.
Nel ricordare a ciascuno di noi eventi sulla dipartita talora anzitempo di persone care, parenti, amici e conoscenti.
Molto brava,Epitteto.
Nessun commento:
Posta un commento