.I'm
di Enza Picone
Io sono
cosa sono.
Son cosa volesti tu
vita beffarda.
Come mi facesti tu
arpia.
Arcigna e superba
nella tua inettitudine.
Mi logorasti la vita
e facesti si
che la bruciassi
in un niente.
E come un niente
vado ancora vagando
alla ricerca del perchè
abbia ancora un corso
questa misera vita.
. E.P.
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Commento di Epitteto:
Un'invettiva contro il male della nostra grama esistenza.
Di tanto in tanto prende tutti almeno una volta, chi più chi meno.
La questione diventa grave se ancora irrisolta nel prosieguo della vita.
Può essere che l'esperienza non abbia fatto ancora giustizia di tante illusioni e speranze mal riposte.
L'importante è conchiudere alla fine con rassegnata dignità.
Il testo? Con onorevole licenza.
Epitteto
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