venerdì 5 agosto 2016

TURBAMENTI
di Epitteto

Apparsa quando tutto il Sé idealizza,
acceso fui di subito tormento:
e giorno e notte tal sembianza attizza
il foco ardente che nel cor mi sento.
Ma io pur veggio il guardo distaccato
col quale sfiori queste mosse incerte
e tal freddezza mi fa corto il fiato,
doloran aspre le ferite aperte.
Lungi presto sarai, e col mio canto
del dolce sogno inseguirò l'ebrezza,
ed offrirò all'amore questo pianto.
disciolto nel fiorir di giovinezza.

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