lunedì 15 agosto 2016

 
Senza titolo
di Mauri Mari

In-certe estati...
si sta, quand'è sereno, come in attesa che arrivi il temporale:
e lampi, e tuoni. Mentre le imposte accompagnano col vento quell'assordante eco dei pensieri che tu ti ostini a rivestire di parole.
Chissà se pioverà pure stasera...
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EPITTETO:
La prosa talora assume profumo di alta poesia, come in questo caso.
Ove ci si avvale anche delle scienze cognitive, quando la filoofia entra in gioco in maniera pregnante.
Il testo sembra la traccia di un'estemporanea scolatica, con invito a diffondersi sui concetti richiamati.
Un tema intenso a svolgersi per la profondità del pensiero radicata nella vita esistenziale di ognuno di noi.
Le imposte sbattono al vento risvegliando suoni, echi e parole dissepolti dall'inconscio.
Un temporale spaziale e spirituale di chi vede ancora irrrisolte molte problematiche esistenziali, vagando di conseguenza nell'incertezza del presente e del futuro.
Una condizione comune alla generalità degli umani che vagano senza meta alla ricerca non si sa bene ancora di che cosa.
Bravissimo, Diofanto.

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