mercoledì 31 ottobre 2018


Nulla
di Letizia Tomasino

Specchi che riflettono il nulla
occhi che guardano senza vedere
miliardi di gambe che si spostano.
Offro il mio tempo a chi mi spiega
la vera essenza dell'essere vivo.

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Commento di Epitteto:
Siamo forse all'ermetismo ungarettiano?
Niente interpunzione, eccetto il punto fermo.
Versi liberi.
Il rifiuto del linguaggio poetico tradizionale tutto idealismo storico.
Cammino etico, anzichè appiattimento stilistico sugli insulti retorici.
Brevità del testo appoggiato sul vuoto del male di vivere in un mondo travagliato da infinite brutture socio-individuali.
Con un grido finale, emotivo e catartico: sul perchè della nostra esistenza, qui ed ora.
Domanda senza risposta, ovviamente, ma che esprime tutto il tormento di una coscienza in continua e vana ricerca.
Fra Dolcino

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