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Er carretto de la storia
E adesso come famo.
Storia magistra vitae m’ hanno detto
da quanno ch’ero ancora piccoletto.
Ma si la Storia a cazzo la cambiamo,
scusateme l’eloquio troppo schietto,
e dicheno che nun è stato Adamo
er primo maschio che lanciò e' richiamo
pe’ portasse la prima donna a letto,
si permettete io faccio reclamo
e chiedo con il massimo rispetto
cercamo d’esse’ serie, nun scherzamo,
mica se cambia er monno co' 'n sonetto.
E pe’ sape’ ‘nd’annamo
bisogna avecce limpido er concetto
che ‘sto carretto,
che ci ha portato la città in omaggio,
da quarche parte ha cominciato er viaggio.
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Commento di Epitteto:
La Storia ripete sempre sè stessa come un cane che si morde la coda.
Questo almeno è quello che ci ho capito, perchè l'ultimo distico è confuso e parrebbe fuorviante.
Il ritmo cadenzato depone per una buona musicalità, ma la stesura del concetto, specie a conclusione, non convince, forse perchè ingessato dalla metrica obbligatoria.
Secondo me bisogna lavorarci ancora sopra.
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