mercoledì 3 ottobre 2018


1898-1918: il ventennio in cui l'Europa dominò la scena mondiale
di Epitteto

Ci fu un tempo in cui l’Europa era il centro del mondo, in ogni campo del sapere e dell’agire.
Ciò accadeva cento anni fa.
Fra il 1898 e il 1918, le potenze imperiali europee esercitavano un’egemonia planetaria. Dei circa 150 milioni di chilometri quadrati delle terre emerse, gli imperi europei possedevano il 35 per cento nel 1800, quasi l’85 per cento nel 1914.
Durante quei venti anni l’esistenza dei popoli nel mondo fu condizionata, influenzata, favorita o stravolta dalla supremazia militare, politica, economica, culturale dell'Europa imperiale.
La supremazia mondiale dell’Europa fu conseguenza della modernizzazione industriale nella produzione, nella potenza armata, nell’accumulazione di capitali e nel loro investimento ovunque sul pianeta. E fu conseguenza anche della modernità politica, cioè lo Stato nazionale e laico, l’autorità centrale, la razionalità burocratica, l’organizzazione della libera ricerca, l’istruzione pubblica, la trasformazione delle masse dei governati in cittadini liberi, con diritti e doveri, partecipanti alla scelta dei governanti.
Le potenze europee condividevano la convinzionee della loro superiorità di razza nei confronti delle razze inferiori, che popolavano gli altri continenti. L’imperialismo, il razzismo, lo sfruttamento delle popolazioni asservite, persino il genocidio, furono componenti della mondialità europea: ma lo furono, allo stesso modo, il pensiero critico, la libertà di ricerca, la scienza sperimentale, la laicità della cultura e della politica, l’inventiva tecnologica, la modernizzazione, il capitalismo, l’autonomia dell’individuo, i diritti del cittadino, la sovranità del popolo, lo Stato nazionale, il governo parlamentare, il liberalismo, la democrazia, il socialismo, il comunismo, i partiti, i sindacati, l’emancipazione femminile, la protezione dell’infanzia, la difesa della salute, la tutela degli anziani, l’allungamento della vita umana. L’Europa mondiale fece tutto il bene e tutto il male di cui può rivelarsi capace l’essere umano. 
La stagione dell’Europa mondiale fu breve, il ventennio appunto.

( font: Emilio Gentile, per estratto in Sole 24Ore )

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