venerdì 12 ottobre 2018


Jurij Gagarin
27 min
Fluttuazioni.

Sparuti raggi di sole
collidono volumi inermi.
La musica sulla linea
del pensiero, sopisce.
Un alito d'Amore attraversa
la chioma lunga e colorata,
un lieve sorriso accenna labbra
morbide e tinte di viola vergine.
Il sedimento riesuma ricordi
che si fan chiari,
che sfrecciano inesorabili
dall'altro lato del confine,
nella realtà altra,
nella dimensione esatta
del tuo Cuore.
Jurij Gagarin 10.18
Ph F. Erre
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Commento di Epitteto:
Un esempio lampante di come non si dovrebbe mai far poesia.
Qui ci si muove in un mondo linguistico sospeso nell'aere, in nebulosa visione.
Di certo sensazioni volutamente involute che vellicano la fantasia sfrenata più inconcludente.
Tanto per scrivere qualcosa, non si sa cosa, senza farsi capire, in un mondo letterario sempre più folle.
Pollice verso, Settimio.

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