L'altra sera...
di Maria Lilia Papa
Ho visto l’altra sera
di Maria Lilia Papa
Ho visto l’altra sera
un uomo già un po’ curvo
girare verso destra.
Aveva il passo stanco
qualcosa tra le mani
e tanto freddo addosso
da farlo rallentare
come avesse una catena.
Ho visto l’altra sera
la donna sua compagna
andare ancora altera
la chioma tutta argento
con fili di alba chiara.
Sembrava un po’ svuotata
di ardori e « poi » futuri
ma aveva tra le mani
un cesto quasi pieno
di angosce traboccanti
con macchie molto brune
e, lungo tutto il fianco
un sogno rattrappito
di vita più sincera.
Ho visto l’altra sera…
amici conosciuti, delle ombre
a fior di pena:
per lui, i grigi baffi radi
raccontano l’incontro fatto al buio
con stolidi malanni
l’oblio degli amici
e il senso dell’inutile, truccato
con i piatti troppo ricchi della cena.
Ho visto l’altra sera…
la donna favolosa
cercare ancora occhi
per credere di esistere
ed essere la foglia sempreverde
che vibra a primavera.
***********************
Commenti:
*Antonino Magrì:
Maria Lilia, è una poesia molto dolce, musicale, ma disarticolando il ritmo si perde alla fine; ti suggerisco di riprenderla e di non spezzare il ritmo dei settenari.
**Epitteto:
Alquanto prolissa, ma ci sta tutta.
Una serie di flash a ripetizione quasi una colt a tamburo.
Sì, un'umanità vagante, per lo più dolente, forse senza più speranza.
Per chi ha l'occhio attento ai particolari, che sfuggono alla gente comune.
In qualche misura il nostro copia-incolla, letto dagli altri.
Molto brava.
girare verso destra.
Aveva il passo stanco
qualcosa tra le mani
e tanto freddo addosso
da farlo rallentare
come avesse una catena.
Ho visto l’altra sera
la donna sua compagna
andare ancora altera
la chioma tutta argento
con fili di alba chiara.
Sembrava un po’ svuotata
di ardori e « poi » futuri
ma aveva tra le mani
un cesto quasi pieno
di angosce traboccanti
con macchie molto brune
e, lungo tutto il fianco
un sogno rattrappito
di vita più sincera.
Ho visto l’altra sera…
amici conosciuti, delle ombre
a fior di pena:
per lui, i grigi baffi radi
raccontano l’incontro fatto al buio
con stolidi malanni
l’oblio degli amici
e il senso dell’inutile, truccato
con i piatti troppo ricchi della cena.
Ho visto l’altra sera…
la donna favolosa
cercare ancora occhi
per credere di esistere
ed essere la foglia sempreverde
che vibra a primavera.
***********************
Commenti:
*Antonino Magrì:
Maria Lilia, è una poesia molto dolce, musicale, ma disarticolando il ritmo si perde alla fine; ti suggerisco di riprenderla e di non spezzare il ritmo dei settenari.
**Epitteto:
Alquanto prolissa, ma ci sta tutta.
Una serie di flash a ripetizione quasi una colt a tamburo.
Sì, un'umanità vagante, per lo più dolente, forse senza più speranza.
Per chi ha l'occhio attento ai particolari, che sfuggono alla gente comune.
In qualche misura il nostro copia-incolla, letto dagli altri.
Molto brava.
Nessun commento:
Posta un commento