Augurando a tutti una buona domenica, a voi la mia povera arte: un mio dipinto (acrilico su tela) e una mia poesia.
UOMINI E ARTISTI
E c’è chi coglie
grandi bellezze in ori, gioielli, ninnoli
preziosi da esporre a piacimento,
avidi segni d’agi e fede sterile,
vacuo tesoro d’orbi villeggianti:
ignavi.
Io mi levo di sentimenti, lieve,
tra agavi e ulivi saraceni, tra viti
d’uva matura, nei campi odorosi
della mia terra.
Colgo i colori dei fichidindia rudi
fusi ai crepuscoli sfumati di cielo;
mi diletto di tempo, di segnali di luce:
ri-creo.
E se potessi
a piedi nudi andrei, sulle tue crepe, terra,
non per povertà ma per ricchezza, contatterei
in un dialogo profondo d’infinito,
carpirei i segreti che ti porti in grembo
- questo il dono, la ricchezza vera,
l’Arte, che innata si manifesta,
io ti darei la mia, povera e scarna
in uno scambio che ci completa,
la mia forza
che non ha radici e vive.
Questo siamo, non solo carne ingorda
o specchi per l’anima: semi,
portatori ignari del bello che si converte.
Ovunque, dalle foreste vergini
ai libertini gessi delle metropoli: artisti,
riformisti d’amore.
UOMINI E ARTISTI
E c’è chi coglie
grandi bellezze in ori, gioielli, ninnoli
preziosi da esporre a piacimento,
avidi segni d’agi e fede sterile,
vacuo tesoro d’orbi villeggianti:
ignavi.
Io mi levo di sentimenti, lieve,
tra agavi e ulivi saraceni, tra viti
d’uva matura, nei campi odorosi
della mia terra.
Colgo i colori dei fichidindia rudi
fusi ai crepuscoli sfumati di cielo;
mi diletto di tempo, di segnali di luce:
ri-creo.
E se potessi
a piedi nudi andrei, sulle tue crepe, terra,
non per povertà ma per ricchezza, contatterei
in un dialogo profondo d’infinito,
carpirei i segreti che ti porti in grembo
- questo il dono, la ricchezza vera,
l’Arte, che innata si manifesta,
io ti darei la mia, povera e scarna
in uno scambio che ci completa,
la mia forza
che non ha radici e vive.
Questo siamo, non solo carne ingorda
o specchi per l’anima: semi,
portatori ignari del bello che si converte.
Ovunque, dalle foreste vergini
ai libertini gessi delle metropoli: artisti,
riformisti d’amore.
Mimma Raspanti
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Commento di Epitteto:
Andando per ordine.
L'acrilico, una mia passione.
Dipingo murales, per lo più paesaggistica astratta con contenuto narrativo.
Nel senso che vanno lette e spiegate le storie sottese.
Epperò non sono mai riuscito a fermare preziosismi descrittivi come in questo caso.
Mi sovvengo, quand'ero militare, di un commilitone grande e grosso, con dei manoni sottratti all'agricoltura e senza cultura accademica, che dipingeva miniature pregiate con un pelo di pennello: uno splendore di dettagli realistici.
Mi piace quivi la tua precisione e pulizia d'immagini.
Con la contrapposizione delle canne frante nella regolarità splendida della natura.
Complimenti sinceri.
E la poesia?
Anche qui una bella fotografia d'insieme, forse troppo insistita e dettagliata.
Ma con una forte impressione nel binomio terra e umano vagare, in una simbiosi che la dice lunga sul radicamento indissolubilie dell'umano con la natura da cui tutto proviene.
Quasi una filosofia esistenziale che coinvolge il bello con la materia.
Ecco, a voler essere pignoli, secondo la mia sensibilità, avrei asciugato un poco il prorompere del pensiero e delle emozioni in inquadrature più stringate e pregnanti.
Molto brava.
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Commento di Epitteto:
Andando per ordine.
L'acrilico, una mia passione.
Dipingo murales, per lo più paesaggistica astratta con contenuto narrativo.
Nel senso che vanno lette e spiegate le storie sottese.
Epperò non sono mai riuscito a fermare preziosismi descrittivi come in questo caso.
Mi sovvengo, quand'ero militare, di un commilitone grande e grosso, con dei manoni sottratti all'agricoltura e senza cultura accademica, che dipingeva miniature pregiate con un pelo di pennello: uno splendore di dettagli realistici.
Mi piace quivi la tua precisione e pulizia d'immagini.
Con la contrapposizione delle canne frante nella regolarità splendida della natura.
Complimenti sinceri.
E la poesia?
Anche qui una bella fotografia d'insieme, forse troppo insistita e dettagliata.
Ma con una forte impressione nel binomio terra e umano vagare, in una simbiosi che la dice lunga sul radicamento indissolubilie dell'umano con la natura da cui tutto proviene.
Quasi una filosofia esistenziale che coinvolge il bello con la materia.
Ecco, a voler essere pignoli, secondo la mia sensibilità, avrei asciugato un poco il prorompere del pensiero e delle emozioni in inquadrature più stringate e pregnanti.
Molto brava.
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