La rissa
di Epitteto
Da più parti e sempre più spesso
leggo di poeti che lamentano la reciproca disattenzione e lontananza di
affinità sulle pagine in rete.
Ci vorrebbe, dicono, maggior afflato oltre che competenza letteraria, una sorte di grande famiglia che si stima e si applaude.
A mio parere si sbaglia bersaglio.
Di questo passo leccarsi a vicenda non serve a niente.
Io do un < mi piace > a te e tu dai un < mi piace > a me, e tutti felici e contenti.
La questione non può funzionare così.
Il poeta per sua natura è un solitario, assorto in se stesso, sempre
immerso in un mondo astratto e irripetibile, di carattere irascibile e
presuntuoso.
Meglio una rissa letteraria, ovviamente contenuta, che una platea di salamelecchi inutili e senza senso.
Cogliendo ciascuno gli indizi necessari a correggersi ed elevarsi poeticamente.
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