Fatto bene o male, ciò che è uscito dal cuore è questo.
Sognando te..
di Daniela Evoli.
Qui, nel letto un tempo tuo
mi adagiai leggera con gli occhi
al soffitto, mentre i ricordi
tramutati in malinconia,
mi rapirono in un sonno.
Sognai la donna...nonna:
che ricamava al tombolo
nei freddi pomeriggi,
adorava i balli al tramonto
e le tavolate a festa,
che gioiva alla vista
dei nipoti paffuti.
Mi svegliai di soprassalto,
con un forte sconforto
al cuore. In questa stanza
con soprammobili e foto
antiche, ricordai la tua morte;
così veloce che non mi diede
il tempo per l'ultimo bacio,
per l'ultimo ballo al tramonto,
in mezzo ad anthurium fioriti.
#EvoliDaniela
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Commento di Epitteto:
Mi stupisce che taluni lettori si dimostrino più interessati al mio commento che alla proposta della nostra Daniela.
Ma tant'è.
Perchè su mia sollecitazione ad abbandonare per una volta l'ulicità del dire si cimentasse su una poetica lineare, semplice, nuda.
E lei ci ha provato per accontentarmi.
Vorrei raccontare in proposito l'aneddoto del grande Picasso che una volta sbottò a dire < A quattro anni dipingevo come Raffaello ed ho speso una vita per dipingere come un bambino >.
Perchè versificare in modo spoglio e nel contempo lirico è un'impresa difficilissima.
Solo per pochi animi puri alla vita.
Francesco d'Assisi ci riuscì splendidamente nella sua grazia e ingenuità spirituali.
Ecco, se la nostra Poetessa intendesse proseguire su questo stile, sappia che il cammino sarà impervio e non è detto che ci riesca con successo.
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