MEMORIE
di Antonino Magrì
Il vento disincaglia e mulinella le prime foglie
nel nascente autunno. È austero il vento,
non concede tregua: le spazza, le contorce, le frantuma
e poi le invola verso chissà dove, il vento.
di Antonino Magrì
Il vento disincaglia e mulinella le prime foglie
nel nascente autunno. È austero il vento,
non concede tregua: le spazza, le contorce, le frantuma
e poi le invola verso chissà dove, il vento.
Memorie disadorne, digregate, divorate;
memorie avulse incatenate in ceppi,
abbarbicate nell'oblio del tempo che smemora i contorni ...
E ti ritrovi solo, ormai leggero nell'armonia ondulata
del vento che sospinge; e ti ritrovi a contemplare il sole
che ammicca e ride tra lo smalto purpureo del tramonto.
****************************
Commento di Epitteto:
Per natura sono allergico alle figure sintattiche e semantiche di cui si fa abbondante uso in poesia.
Quasi che le deviazioni espressive dal linguaggio comune possano impreziosire il testo, rendendo il messaggio più efficace e solenne.
Sono per la semplicità del dire, capace senza tanti giri di parole di andare direttamente al cuore ed alla mente del lettore.
Un altro modo di intendere la poesia, la mia una voce nel deserto.
memorie avulse incatenate in ceppi,
abbarbicate nell'oblio del tempo che smemora i contorni ...
E ti ritrovi solo, ormai leggero nell'armonia ondulata
del vento che sospinge; e ti ritrovi a contemplare il sole
che ammicca e ride tra lo smalto purpureo del tramonto.
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Commento di Epitteto:
Per natura sono allergico alle figure sintattiche e semantiche di cui si fa abbondante uso in poesia.
Quasi che le deviazioni espressive dal linguaggio comune possano impreziosire il testo, rendendo il messaggio più efficace e solenne.
Sono per la semplicità del dire, capace senza tanti giri di parole di andare direttamente al cuore ed alla mente del lettore.
Un altro modo di intendere la poesia, la mia una voce nel deserto.
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