lunedì 12 novembre 2018

Senza titolo
di Nino Barone

Quella volta
non diedi l'ascolto
dovuto
al richiamo
del cuore

al perenne
vocìo che dall'anima
s'espande
turbando il silenzio
e fu come inseguire
quel nulla
che talvolta
riempie la vita
e rimasi
lì sulla soglia
inerte e insicuro
a scrutare il mio spazio
in attesa di sentirmi
appagato
da quel ciò
che l'istinto
m'invitava a trovare
e fu come tornare
sconfitto
ferito malconcio
con le spalle curvate
dal peso di un vuoto infinito
tacque il mio cuore
ed io naufrago per incuria
rimasi da solo
lì sulla soglia
ad attendere
quel palpito nuovo
Nino Barone
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Commento di Epitteto:
Beh, qui di stoffa ce n'è, pur se in abbondanza.
Una severa potatura, e l'impianto generale tornerebbe a nuova vita.
Nei silenzi dei tormenti, ci avvediamo d'esser attorniati dal nulla, la cui eco trasuda dai precordi.
In fin dei conti, dopo tanto frugare in ricerca, la risonanza si spegne puntualmente.
Siamo, ma non contiamo niente nell'economia dell'infinito.
L'unico legame con quest'ultimo sono i neuroni e le sinapsi del cervello, che per lo più ci danno risposte equivoche.
All'uomo quindi non resta che arrovellarsi in eterno sui perchè della vita.
Esteticamente, se opportunamente contenuto, il testo appare licenziabile.
A parte lo scempio dell'interpunzione soppressa.
Petronio

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