venerdì 9 novembre 2018

La pena di morte
di Epitteto

Caryl Chessman ( 1921-1960 ) fu un criminale e scrittore di successo statunitense.
Condannato a morte dallo Stato della California per rapina, sequestro e abuso sessuale, riuscì ad ottenere ben otto rinvii della pena in dodici anni di carcere.
Poi nel 1960 venne giustiziato nella camera a gas.
Durante la detenzione divenne famoso per i suoi libri e studiando diritto penale divenne difensore legale di se stesso.
Il mondo intero si mobilitò inutilmente per la sua grazia e l'abolizione della pena di morte.
Da convinto assertore dell'emenda e risocializzazione del reo, ricordo che ebbi a seguire la vicenda fino alla tragica conclusione del 1960 attraverso la RAI.
Ne fui amareggiato e comprai il suo libro < Cella 2455 braccio della morte >, che ancora possiedo.
Mi son sempre chiesto se l'uso della camera a gas, della sedia elettrica, dell'iniezione letale, della fucilazione, dell'impiccagione, della decapitazione, lapidazione, ecc. possano giustificarsi in Stati c.d. democratici o meno.
Fra Salimbene

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