sabato 17 febbraio 2018

SOLO E PENSOSO
***di P.Z.***
Solo e pensoso vado per il mondo,
vago per le città, non per gli onori,
non per gli amici, né per trovar tesori;
ma solo pel mio esser vagabondo.
Solo ed ansioso spesso senza amore
rimango solo al buio più profondo.

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Commento di Epitteto:
Da sempre i capoccioni s'intestardiscono a dire che nulla di nuovo v'è sotto il sole ( persino la Bibbia ) e che tutto quanto si vede, dice e scrive è solo una rimasticatura del già visto, detto e scritto.
E solo la scienza sarebbeo al 4% di quanto ancora da scoprire nell'Universo.
In poesia tale frustrazione è particolarmente evidente.
Nol credereste?
Ebbene, ecco cosa ebbe a scrivere in proposito il Petrarca in uno dei sonetti più celebri del Canzoniere (1337 d. C. ):
Solo et pensoso
Solo et pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human l’arena stampi.
Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d’alegrezza spenti
di fuor si legge com’io dentro avampi:
sì ch’io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch’è celata altrui.
Ma pur sì aspre vie né sì selvagge
cercar non so ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co·llui.
E allora, che il nostro don Zurlo abbia parzialmente copiato dal Petrarca, titolo compreso?
Nol credo: semplicemente l'umano sentire s'è ripetuto come un'eco
nei secoli:
E non ho altro da aggiungere.

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